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F1 e Pirelli, sunto di fine stagione

A fine stagione F1 si fa qualche consuntivo, e così ha fatto la Pirelli realizzando due infografiche che riassumono quanto successo in questo campionato 2014 comparandolo con quello 2013, almeno dal punto di vista dei pneumatici utilizzati. Le infografiche sono abbastanza esplicative di per sé, ricordiamo giusto che quest'anno sono state adottate mescole più resistenti in particolare per la gomma soft a banda gialla, che così è stata utilizzata più abbondantemente in quanto dava meno problemi di usura pur restando veloce (oltre a giustificare una disponibilità di mescole "più morbida" di prima in alcuni GP). A motivare la decisione della Pirelli verso l'irrobustimento sono state sie le defaillance in alcune gare del 2013, che non si sono ripetute quest'anno, sia la necessità di "reggere" la maggior coppia motrice delle attuali power unit rispetto alle precedenti. Così, come detto, non ci sono stati problemi significativi e anzi il numero dei pit-stop si è ridotto un po': per la gara di Monza, quella che storicamente ne vede meno, si è infatti passati da 24 a 23 complessivi, mentre il maggior numero di soste (in una gara senza pioggia) si è registrato in Bahrain con 58, contro le 80 viste in Spagna nel 2013. Così ha commentato Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport: «Dopo tre stagioni in cui, in pieno accordo con il mondo F.1, abbiamo portato in pista pneumatici volutamente caratterizzati da un elevato degrado, le nuove regole tecniche 2014 – con il ritorno del turbo e valori di coppia nettamente più elevati – hanno portato all’esigenza di gomme più consistenti e dal comportamento più prevedibile, mantenendo però la stessa quantità di pit stop per gara (2 o 3). Ancora una volta, Pirelli è riuscita a onorare la richiesta, dando un contributo al mantenimento del livello di competitività. Cambiando soprattutto la mescola soft, se n’è aumentata la durata media da 47 a 93 km. Si è così assicurata una maggiore varietà di possibili strategie in gara». Maurizio Voltini