da Jerez (Spagna): Cesare Maria Mannucci
Felipe Nasr e la Sauber motorizzata Ferrari ai vertici della terza giornata di prove sul circuito andaluso di
Jerez. Su una pista sensibilmente più lenta del giorno prima per la cospicua pioggia caduta durante la notte, che ha finito per togliere quel minimo di superficie gommata che si era depositata dopo due giorni di test,
Nasr ha ottenuto il miglior tempo in 1’21”545, facendo ricorso a gomme tenere e percorrendo nel corso della giornata 108 giri.
Il pilota brasiliano, così come ieri, ha insistito con il composto di gomme più veloce della
Pirelli per portare a casa una
buona prestazione cronometrica e calmare le polemiche che infuriano in
Brasile sul fatto che la banca statale “Banco do Brasil” abbia deciso di sponsorizzarlo. Perché dopo la cancellazione della gara Indycar a Brasilia, un vento moralizzatore sta interessando
l’economia sportiva che riceve fondi governativi, in questo momento così economicamente difficile.
Alle spalle di Nasr, la
Ferrari di Raikkonen. Il finlandese ottiene il tempo di 1’21”750 facendo ricorso a gomme del tipo medio. Le stesse impiegate da Vettel nei giorni precedenti. Per
Raikkonen una buona sessione, ha percorso 93 giri pari a 412 km, coprendo così abbondantemente la distanza di gara di un Gp. Durante la mattina il finlandese ha montato un grande rastrello laterale per la rilevazione dati.
Complessivamente però, il team che impressiona di più rimane la
Mercedes.
Rosberg ottiene il terzo tempo in 1’21”982, facendo ricorso a gomme del tipo medio. Ma soprattuto il tedesco percorre
151 giri di pista, pari a 668 km. Davvero una prestazione da maratoneta la sua, considerando che in tarda mattinata si era pure fermato lungo la pista per una perdita d’acqua. Per il resto, da segnalare la rottura del motore sulla
Red Bull di Ricciardo, con l’australiano che ha percorso solo 48 giri.
Maldonado ha svezzato la nuova Lotus, ancora lenta, ottenendo il tempo di 1’22”713 e percorrendo 96 giri.
Infine la
McLaren-Honda, ancora desolatamente ultima, ma almeno questa volta
Fernando Alonso riesce a percorrere 32 giri prima di fermarsi perché con la pressione dell’acqua a zero. Rispetto ai 6 giri del giorno prima, un passo avanti. Il suo tempo di 1’35”553 è però ancora troppo lento, oltre 14“ rispetto al migliore crono di Nasr. La situazione alla
McLaren continua a rimanere molto complessa. Ai box si è rivisto
Joe Ramirez, venuto a visitare il suo vecchio team. Il messicano ha davvero fatto fatica a riconoscere lo spirito glorioso del precedente binomio Honda-McLaren in una vettura che ora rimane desolatamente quasi sempre ferma nel garage.