Senza stare a guardare ai "decimini" di differenza spesso dovuti alle differenti temperature ambientali più che a piloti e macchine, oggi la
Mercedes ha confermato con
Lewis Hamilton quello che già aveva fatto vedere ieri con
Nico Rosberg: la sua superiorità. Perché non solo ha sopravanzato tutti, ma lo ha fatto pure con gomme a
mescola soft quando gli altri hanno usato massicciamente le
supersoft. "Altri" fra cui svettano
Felipe Massa e Kimi Raikkonen, separati solo da 14 millesimi (cioè nulla) a testimoniare il ruolo di dirette inseguitrici per
Williams e Ferrari, in attesa di vedere quanto realmente sia in grado di fare in gara la Red Bull.
Red Bull che oggi è stata sotto tono, ma solo apparentemente: in attesa di nuovi componenti, né
Daniel Ricciardo né il team si sono impegnati alla ricerca dei tempi, dedicandosi invece a ciò che serviva loro, cioè i long run. Perché in effetti oggi, a parte le simulazioni di qualifica operate a fine mattinata - occhio quindi a non paragonare troppo direttamente con i crono Mercedes, fatti sempre nel pomeriggio - i test di oggi sono stati principalmente impiegati per
simulazioni di gara. Anche in queste la
Ferrari è parsa competitiva e abbastanza costante, si è vista la
Force India svettare con
Nico Hulkenberg per quanto riguarda il computo dei giri (158), ma fra tutti quelli che hanno superato il centinaio di tornate manca proprio la
Mercedes (a lungo ferma a metà giornata) oltre alla
McLaren.
Finché è stato operativo,
Kevin Magnussen ha svolto bene il ruolo che gli era stato affidato, ma poi una perdita d'olio, pare dal cambio, ha suggerito di sospendere l'attività per la
McLaren-Honda. Fino a quel momento, tuttavia, Magnussen era abbastanza allineato cronometricamente al gruppo. Le aspettative non sono però calate, e anche se avrebbero preferito effettuare molti più giri (non solo oggi) i responsabili Honda sono moderatamente soddisfatti e hanno già effettuato le pratiche per l'omologazione del motore.
«Non ci aspettavamo certo di coprire 100 giri ogni giorno - ha spiegato poi
Eric Boullier -
ma l'affidabilità resta un problema, pur se i vari elementi funzionano come dovrebbero e abbiamo risolto la maggior parte dei problemi. Non siamo così pronti come avremmo voluto, ma faremo del nostro meglio. Ci vorranno alcune gare, ma quando arriveremo a quelle europee dovremmo essere competitivi».
Nell'ultima giornata di domenica sarà nuovamente
Jenson Button al volante della MP4-30, mentre per quanto riguarda la questione del ritorno di
Fernando Alonso, la risposta dei vertici McLaren è stata univoca: "non c'è nulla che ostacoli il suo ritorno, sta bene e già dalla prossima settimana ci aspettiamo il via libera dai medici".
Maurizio Voltini