«Grazie all’esperienza del 2014 sarò sicuramente più forte. Devo mantenere il mio vantaggio nel giro di qualifica e sfruttarlo in gara. Se miglioro due o tre particolari, resto davanti e vinco i GP». E’ un Nico
Rosberg grintoso quello che ha risposto alle domande della Gazzetta dello Sport, che risulta tutt’altro che demotivato dopo la sconfitta subita nel 2014.
«Se parliamo di motivazioni è più facile per me, perché ho un grande obiettivo: strappargli il titolo. È la mia rivincita. Mentre, se hai vinto, c’è il rischio di abbassare la guardia o perdere la motivazione».
«Sarà una battaglia dura – ha confermato
Rosberg -
ma è anche il bello delle corse. Sono queste sfide così intense che ti caricano. Sicuramente io lo rendo più forte e lui rende più forte me. Fra noi c’è una lotta speciale fin da quando eravamo piccoli sui kart. Già allora volevamo prevalere a vicenda. Per me battere Lewis è più bello che battere chiunque altro».
Rosberg commenta anche i riscontri dei test di Barcellona, che hanno spaventato non poco i rivali:
«Ne sono felice. È stata una giornata sofferta e alla fine abbiamo trovato un assetto non ancora ideale, ma sufficiente a realizzare un buon giro (si riferisce al suo giro rimasto il migliore dei test)
Tuttavia non eravamo al cento per cento».
Rosberg conclude con una “chicca” su Lewis Hamilton: «Alla fine ci rispettiamo e troviamo sempre una maniera per dialogare. Torneranno momenti difficili, è inevitabile fra di noi. Ma non credo che ne parleremo mai in privato, in un condominio di Montecarlo. Un paio d’anni fa, Lewis veniva ancora a casa mia a mangiare hamburger. Ora non capita più».
Roberto Chinchero