E’ un rischio per lo sport e affossa lo spettacolo il
dominio Mercedes? Dalle reazioni emerse dopo Melbourne, sembrerebbe di sì, in realtà
Red Bull ed
Ecclestone a parte le voci fuori dal coro non mancano, come quella di
Rob Smedley,
responsabile delle prestazioni del veicolo in Williams. Certo, la visione è quella prettamente di un tecnico, che infatti sottolinea:
«E’ un bene per lo sport perché mostra quanto duramente spingano tutti e come loro lo abbiano fatto davvero a fondo. La Formula 1 dovrebbe essere il livello massimo dell’eccellenza tecnica e operativa, è quel che hanno raggiunto in Mercedes».
Dal punto di vista ingegneristico è difficile non dare ragione a
Smedley: dati i regolamenti attuali, non senza alcune incongruenze, se si ritiene la Formula 1 debba essere la massima espressione tecnologica è indubbio che intervenire per livellare le prestazioni sarebbe quantomeno antisportivo.
«Sono il riferimento assoluto, il livello che hanno raggiunto è sensazionale e mi toglierei il cappello davanti a loro», aggiunge Smedley.
La soluzione per recuperare il
divario sulle W06 è un po’ quella suggerita da
Toto Wolff alla
Red Bull:
«Non me ne starò seduto qui a lamentarmi perché sono più veloci di noi, mi sono trovato in situazioni nelle quali eravamo il team dominante e ora lo è un altro. Se lavori abbastanza duramente e fai tutto correttamente, allora otterrai le ricompense».
Nel generale riconoscimento dei meriti Mercedes, in
Williams non è mancata anche una punzecchiatura al fornitore di motori, firmata Felipe Massa. Il brasiliano si interroga sulla specifica data al suo team, mettendo in dubbio sia la stessa impiegata dalla Mercedes:
«Stiamo spingendo a fondo sul motore, sono certo ci sono dei miglioramenti che possiamo ottenere, perché la differenza è troppo elevata. Mi auguro davvero che abbiamo lo stesso motore, anche perché non capisco come mai non dovremmo. Se non è lo stesso – e non posso dirlo al 100% - allora lo vogliamo: perché dovrebbero “aiutare” la Ferrari in Mercedes?».
A sottolineare il miglioramento della
Rossa e instillare dubbi sulla
power unit Mercedes montata sotto la FW37, conclude:
«Tempo sul giro a parte, guardate alla velocità. Al termine dello scorso anno eravamo 10,12 o 15 km/h più veloci della Ferrari, ora siamo su valori simili e forse persino più veloci loro». A tranquillizzare Felipe sono arrivate poi le parole di
Andy Cowell, che a Speed Week ha rassicurato sull’identica specifica per team ufficiale e clienti, un vantaggio per la stessa Mercedes, che può raccogliere così maggiori parametri dall’incrocio di un numero superiore di dati, oltre a risultare costoso differenziare la fornitura con specifiche diverse le une dalle altre.
f.p.