Ormai è
guerra aperta fra Rosberg e Hamilton. I due si sono pizzicati in modo abbastanza polemico nel dopogara. Ha iniziato
Lewis raccontando la sua gara:
“Durante la corsa ho sempre avuto il pieno controllo di quel che stavo facendo. Prima della gara abbiamo riflettuto a lungo, sapevamo che la Ferrari era forte nel passo gara con le gomme e abbiamo perciò cercato di gestirle al meglio. Ma io non ho avuto nessuna vera minaccia da Nico per tutta la gara e me la sono davvero goduta”.
Parole che hanno fatto infuriare
Rosberg che ha tenuto a freno i nervi ma ha replicato duramente:
“Ah si? È interessante sentire da Lewis che pensava solo a se stesso e al suo passo. Questo comportamento ha compromesso la mia gara perché lui guidava più lentamente di quanto fosse necessario e questo ha permesso a Vettel di avvicinarsi a me e gli dava la possibilità di superarmi al cambio gomme. Quindi ho dovuto cambiare strategia: anticipare certe soste per difendermi dalla Ferrari e poi ho dovuto fare stint più lunghi che non mi hanno avvantaggiato nella mia gara”.
Rosberg ha in pratica accusato
Hamilton di aver corso per disturbarlo, non per andare il più forte possibile. A riprova di questo, durante la corsa Rosberg è stato sollecitato dal box a forzare il ritmo dietro Hamilton per tentare il sorpasso e lui ha replicato via radio:
“Inutile, perché se mi avvicino troppo le mie gomme si degradano subito”.
Seccata la difesa di
Hamilton:
“Il mio lavoro non è preoccuparmi della gara di Nico, ma di portare in fondo la macchina nella posizione migliore. Nico poteva cercare di superarmi e semplicemente non ci è riuscito. Non capisco come si possa dire che io l’ho disturbato, non è mai stato più vicino a me di... credo 2 o 2,5 secondi!”.
Ma intanto la strategia di disturbo di
Hamilton ha funzionato: Lewis ha vinto la 2ª gara stagionale, è salito a
35 vittorie in carriera (solo
Vettel, Senna, Prost e Schumacher ne hanno più di lui) e
Rosberg nel mondiale è ormai già staccato di 17 punti da lui. Praticamente l’equivalente di un secondo posto. E non firmando ancora il
contratto con la Mercedes ma tirandolo per le lunghe, Lewis tiene in scacco il team e Rosberg. E soprattutto, con
Vettel che in classifica è in mezzo ai due piloti Mercedes, ora il team dovrà presto fare una scelta di gerarchia a favore di uno e dell’altro e sicuramente punterà sul pilota in testa al campionato, privilegiando lui e mettendo Rosberg in condizioni di
seconda guida. La strada per il terzo titolo iridato è ormai aperta per lui e Rosberg ha pochissime gare per evitare questo spettrale scenario.
a.s.
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