Va piano, ed in più si rompe. Un’analisi che un motorista non vorrebbe mai sentire, ma è ciò che è emerso in casa
Renault al termine della gara di Shanghai. Solo
Daniel Ricciardo, tra le
quattro monoposto motorizzate Renault al via, ha visto la bandiera a scacchi, ed in una non certo esaltante nona posizione. Oltre a
Kvyat, hanno accusato problemi anche
Verstappen e
Sainz (unico ad avere ancora due power unit a disposizione), a conferma che sul fronte affidabilità c’è molto lavoro da fare.
La
Renault non può cambiare drasticamente il suo
programma di sviluppo basato sui gettoni a disposizione, ed è difficile che la situazione possa migliorare in tempi brevi.
«Un problema di affidabilità è grave per tanti motivi – ha confermato il responsabile del programma Renault
Cyril Abiteboul –
ed influisce anche sulla performance. Quando non finisci le gare la priorità diventa la soluzione di questo problema, e il tutto va a scapito dello sviluppo sul fronte della performance».
Se dovessero confermarsi problemi simili anche in
Bahrain, si prospetta la possibilità che sia
Red Bull che
Toro Rosso vadano incontro ad una seconda parte del Mondiale a suon di
penalità, una prospettiva che soprattutto nel team ex-campione del Mondo non aiuta a distendere i tesi rapporti con il personale Renault.
Roberto Chinchero