"I Commissari hanno deciso che nessuno dei due piloti può essere incolpato interamente o prevalentemente, per cui non sarà intrapresa alcuna ulteriore azione": così, traducendo il più possibile alla lettera, si era chiuso per la
direzione di gara a Sakhir l'episodio che ha visto il contatto fra
Sergio Perez e Sebastian Vettel alla prima curva durante le prove libere serali della F1. Invece sembra che ora
la Fia voglia riaprire il caso, discutendone domattina alla luce di alcune immagini che mostrano la ruota anteriore destra della
Ferrari "muoversi" stranamente, fattore che potrebbe portare a una penalizzazione per "
unsafe release".
Ma cos'era successo, esattamente? Uscendo dalla pit-lane,
Vettel è arrivato un po' lungo su
Nasr e Perez che stavano passando in pista in quel momento, e non è riuscito ad evitare di intersecare la traiettoria con il messicano. Questo gli ha praticamente
portato via l'ala anteriore, ma non ci sono fortunatamente state altre conseguenze (se non appunto l'apertura di un'inchiesta ufficiale) e Seb è riuscito a rientrare lentamente fino ai box.
Però non è stato tutto qui: in TV si è visto
Vettel fare un gesto verso Perez e si è pensato volesse dargli la colpa dell'incidente, quando va detto che in quel punto dalla Force India sarebbe stato pressoché impossibile vedere la posizione della Ferrari, assolutamente
fuori dal campo visivo sia del pilota che degli specchietti. Invece era probabilmente solo sconforto, perché poi
Vettel si è scusato facendo contemporaneamente sapere che aveva avuto un
problema alla macchina.
Per la precisione si è parlato di un
problema ai freni, forse anche semplicemente troppo freddi. Però alcune immagini circolate successivamente hanno fatto vedere alcune strane piccole
oscillazioni della ruota anteriore destra. Ciò ha fatto ipotizzare un possibile montaggio errato o quantomeno imperfetto della ruota in questione (anche se personalmente propendiamo per una rottura a livello del
mozzo, visto che Vettel ha detto di aver sentito un colpo) che poteva quindi diventare la vera causa del problema. Questo ha determinato il ritorno sui propri passi dell'autorità sportiva, che ridiscuterà la questione domattina, esponendo il team
Ferrari all'accusa di "
unsafe release" (e relative possibilità di penalizzazione) avendo mandato in pista Vettel con la macchina in condizioni imperfette.
Tuttavia
Vettel ha completato il giro di rientro senza perdere la ruota, al contrario dei
pezzi d'ala che hanno causato la sospensione della sessione con
bandiera rossa. E i commissari sembra non abbiano preso in considerazione altro, inizialmente, se non il comportamento in pista e le traiettorie dei due piloti coinvolti. Concludendo appunto con un "nulla di fatto" e con
Perez che ha commentato:
«È venuto da me e mi ha spiegato cosa è successo. Si è trattato di un episodio sfortunato, nulla di più».
La bandiera rossa uscita di conseguenza e il
successivo restart, hanno però portato ad
un'altra situazione: nell'uscire dalla pit-lane c'è stato un po' di caos per via di
Felipe Nasr fermo volendo provare una partenza. Così
Kimi Raikkonen ha aggirato a destra
Marcus Ericsson ancora di traverso all'uscita dal box. Una manovra un po' esagerata come ampiezza che gli ha determinato un
richiamo ufficiale dai commissari. Era stato convocato anche
Lewis Hamilton che aveva pure lui sfilato gli altri sulla destra, però in modo più normale, per cui non ha ricevuto nessuna sanzione.
Maurizio Voltini
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