Per la prima volta si sono visti alcuni
sorrisi fra i giapponesi della Honda. Per la prima volta nel 2015 la
McLaren con il V6 turbo giapponese ha passato la tagliola della prima qualifica
arrivando in Q2 con Alonso. Fernando ha fatto prima il 9° tempo in Q1 e poi il 14° tempo finale, così partirà in settima fila. Meglio che la penultima posizione dei Gp scorsi.
“Ci serviva - ha detto
Alonso -
avevamo visto finora qualche progresso ma che non si era confermato, quindi entrare in Q2 è una motivazione per tutti noi. La conferma che la strada è quella giusta. Non è abbastanza per dirci soddisfatti ma almeno fiduciosi”.
La soddisfazione migliore però non è tanto la posizione, ma il tempo sul giro della
McLaren-Honda e il divario che va scemando dagli avversari su una pista che è di motore, non di telaio.
Alonso ha stabilito in Q2 1’35”039, quando nell’intero weekend non si era mai schiodato dall’1’36”. E soprattutto ha ridotto il distacco da monoposto avversarie, come
Force India, Toro Rosso e Lotus che fino a ieri le
McLaren le surclassavano. Pensate che al Gp precedente, in Cina,
Alonso e Button erano stati 17° e 18°, battuti di pochi centesimi dalle Force India e avevano rimediato oltre mezzo secondo dalle Toro Rosso e quasi 1” dalla Lotus.
A Sakhir invece
la McLaren-Honda di Alonso, pur tormentata da problemi al sabato mattina, è riuscita a star davanti a una
Toro Rosso (quella di Verstappen), si è messa alle spalle una
Lotus (quella di Maldonado) e persino una
Red Bull (Kvyat). Ed era a tiro di Sauber e Force India, escludendo l’exploit di
Hulkenberg che ci ha messo decisamente qualcosa di suo.
Il gap insomma sta scendendo. Anche dalla vetta: a Sakhir è di circa 2”4 da Hamilton, mentre a Shanghai era di quasi 3”. E al sabato mattina
Button era stato ancor più efficace agguantando l’11° tempo a solo 1”8 da Hamilton.
Come dice il capo della Honda,
Arai:
“Dalla Cina al Bahrain, anche se c’era poco tempo, siamo riusciti a fare progressi sull’Ers e il risultato si vede dalla performance di Alonso”.
Sicuramente i giapponesi hanno cominciato a spremere di più il turbo ibrido Honda, ma il rovescio della medaglia è l’affidabilità che sta diventando sempre più precaria. In Bahrain
Alonso e Button non sono quasi mai riusciti a completare una sessione entrambi senza noie: hanno cambiato batterie, subìto guasti al motore (Button), allo sterzo (Alonso). Specialmente
Jenson Button è stato tormentato da problemi nell’intero weekend tanto che in qualifica il suo motore è esploso dopo un chilometro appena facendo compiere a
Ron Dennis un gesto di stizza che tradisce il nervosismo per un disagio che si sta prolungando.
Spiega
Button:
“Non so cosa sia successo alla mia macchina: ho sentito un bang! così ho accostato a bordo pista spegnendo tutto”.
Pure
Alonso si aspetta una gara difficile:
“L’affidabilità è il maggior problema nel weekend e non dobbiamo sottostimarla. Non siamo abbastanza veloci per pensare ai punti in corsa, ma la cosa più importante sarà finire la gara e che tutte e due le macchine arrivino al traguardo”. Gli fa eco Button.
a.s.
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