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Vettel: Mercedes ha gestito la gara

Aveva illuso un po’ tutti, il ritmo espresso nelle prove libere del venerdì quando si è simulato il passo gara. Ferrari sugli scudi, Mercedes apparentemente in ombra. Quanto siano state diverse le cose domenica è sotto gli occhi di tutti, con i problemi ai freni di Rosberg a rappresentare l’unico vero punto interrogativo sulla prestazione delle frecce d’argento. Il secondo posto di Raikkonen è figlio di una strategia azzeccata, tuttavia, a nutrire dubbi sul reale livellamento di valori tra la W06 Hybrid e la SF15-T è una voce “inattesa”, quella di Sebastian Vettel. «Credo abbiano un passo molto forte in gara, probabilmente più di quanto visto nel secondo stint, per cui penso fossimo “artificialmente” un po’ più vicini. Ha funzionato comunque bene per noi in quanto team, poiché hanno rallentato rispetto a Kimi ed è stato in grado di riprenderli nel finale», dice a Espn. La misura probabilmente di quanto forte sia la Mercedes, almeno con Hamilton, la danno i primi giri dopo il via, quando il margine su Vettel è cresciuto immediatamente, senza offrire alcuna chance di attivazione del Drs dal terzo giro. E’ uno dei frangenti nei quali è mancato il botta e risposta cronometrico. I dubbi di Vettel si concentrano su una fase precisa di gara, quella centrale, nella quale non va dimenticato sono arrivati via radio ai due piloti Mercedes i primi avvisi di attenzione sui freni e i consumi. «Non credo faranno qualcosa di stupido», dice Vettel quando gli viene chiesto se il “rallentamento” a metà gara non possa essere un modo per conservare un minimo di interesse nel pubblico. D’altronde, dopo la seconda sosta, Raikkonen si trovava pur sempre a 15” e più da Hamilton, mentre in Ferrari – sempre nello stint centrale – via radio hanno chiesto a Vettel di spingere un po’ di più, con la risposta del tedesco eloquente: non credo di poter andare oltre. «Sono sicuro sia Lewis che Nico stessero spingendo a fondo e dopo la prima sosta eravamo tutti vicini quando siamo usciti dai box, anche loro due. Il secondo stint penso stessero gestendo un po’ di più le gomme, semplicemente perché puoi farlo quando sei in testa e hai aria pulita. Sei libero di fare quel che vuoi perché sai che per parecchi giri non subirai l’undercut alla sosta successiva». Fabiano Polimeni