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Button: McLaren può fare bene a Monaco

Le soddisfazioni migliori, per Jenson Button, arrivano al momento fuori dai circuiti. Appassionato triatleta, nell’ultima maratona di Londra ha limato ben 6 minuti dal suo personale, scendendo a 2 ore 52 minuti e 30 secondi, 918mo assoluto su oltre 37 mila partenti. Breve intermezzo tra il Bahrain da dimenticare e il Gran Premio di Spagna nel quale sperare nei primi, consistenti, progressi McLaren. Ma fa eco alle dichiarazioni di Fernando Alonso nel dopogara di Sakhir, quando mise nel mirino Monaco, banco di prova potenzialmente in grado di riportare in posizioni più consone la MP4-30. «Già a Barcellona vedrete un buon passo in avanti, ma sarà a Monaco che ci saranno tante cose sulla macchina. Speriamo ci sia un miglioramento non solo sulla potenza ma anche sul fronte del grip garantito dall’aerodinamica, direi che ho buone sensazioni», ha commentato Button. Progressi a parte, è sicuro che anche nello stato attuale in cui versa il progetto a Montecarlo riuscirebbero a mettersi in mostra. «Se ci andassimo domani, ci sarebbero un paio di aree nelle quali la macchina sarebbe forte. Monaco è un circuito interessante sul quale guidare la MP4-30, è insidioso trovare il limite ma se ti ritrovi una monoposto nella quale hai fiducia, allora fa una differenza enorme». L’atipicità del tracciato maschera i difetti sul fronte aerodinamico e motoristico, privilegiando essenzialmente una macchina agile, dal passo corto e con buone doti di trazione. Risponde a questi requisiti l’attuale McLaren? Torna piuttosto sull’aspetto della fiducia nel mezzo Button e richiama episodi del passato: «Ricordo Alesi con la Prost fare un buon lavoro sulle strade di Montecarlo (era il 2001 e terminò sesto; ndr) perché si trovava a proprio agio con la macchina ed era bilanciata: è un dettaglio di enorme importanza, che ti serve sempre. Tanti piloti in Formula 1 hanno molto talento ma si tratta anche di un gioco mentale, specialmente a Monaco». Esperienza, praticamente nessuna chance di sorpasso in gara, una monoposto con la quale i piloti dicono di essere a proprio agio: basteranno questi elementi per sperare nei primi punti della stagione? Fabiano Polimeni