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Lauda: il motore Ferrari ha guadagnato 45 cavalli

Probabilmente la verità sta in mezzo. Non può essere quella di Briatore, di una Mercedes che non esprime tutto il potenziale per non dominare, ammazzare le gare e rischiare di trovarsi con un balance of performance (peraltro irrealistico). Ma è anche difficile credere totalmente alla visione di Niki Lauda, che a un evento Red Bull in Austria si è spinto a dire: «La Ferrari ha chiuso il gap dallo scorso anno e oggi è quasi azzerato. Penso abbiano aumentato la potenza del motore di circa 45 cavalli, per cui secondo i miei calcoli hanno la stessa potenza della Mercedes». Il miglioramento della Rossa è palese, ma affermare che siano sullo stesso piano in termini di cavalli forse non è nemmeno vero. C’è quel “bottone magico” utile quanto basta per marcare la pole position con relativa serenità e scappare via nelle battute cruciali di gara. Una mezza verità, quella di Lauda, che aggiunge: «Ora dipenderà dalla macchina, dalla differenza che sapranno fare i piloti e ci saranno gare ravvicinate per tutto il resto della stagione». Una lotta a due è senz’altro meglio di un monologo, ci si accontenta. E se la Ferrari balza agli occhi per i forti progressi compiuti - tali da portare Helmut Marko a parlare di favoritismi da parte della Mercedes, e le ragioni sarebbero tutte politiche, per trovarsi una spalla nel supporto all’attuale formula ibrida - colpisce ugualmente il gap sul resto del gruppo: «La migliore degli altri è per ora la Ferrari, non c’è dubbio, poi la Williams, che ritengo un po’ deludente al momento, ma so che porteranno alcuni aggiornamenti e dovrebbero essere ok». Testuale, concetto chiaro e diretto in stile Lauda. C’è un punto sul quale, però, l’austriaco vuole che in Mercedes abbiano tutti chiaro: vietato rilassarsi. Non proprio di rilassamento si può parlare per la sconfitta registrata in Malesia, quanto di specifiche ragioni tecniche, amplificate da scelte errate, utile a ricordare che «la Ferrari è molto forte e come squadra non devi mai pensare che nessuno ti possa raggiungere, faresti un grande errore. La stagione è ancora lunga, siamo solo alla quarta gara». Fabiano Polimeni