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GP F1 Spagna: orari e caratteristiche

Il "circo" della F1 torna in Europa per la prima volta quest'anno, con l'appuntamento della quinta gara 2015 sulla pista di Barcellona. Un tracciato che è già stato teatro dei test prestagionali e che è già ben conosciuto da squadre e piloti, ma che non per questo rappresenterà una sfida meno impegnativa. Infatti i 4.655 metri del Circuit de Barcelona-Catalunya presentano 16 curve tutt'altro che banali: solo due punti sono davvero lenti (sotto i 100 km/h di percorrenza) e gli altri medio-veloci premiano sia il pilotaggio che l'efficienza aerodinamica e pure la forza motrice. Non a caso si dice che chi va forte qui vada forte dappertutto. Tuttavia non risulta agevole superare, nemmeno quando si va sensibilmente più forte di chi sta davanti. Nonostante vi siano curve che di per sé invitano al sorpasso in staccata, come la prima esse, la 4 Repoil o la 10 Caixa (ma pure l'ultima chicane), queste sono tutte precedute da curve che "spezzano il ritmo" perché stando in scia si perde carico aerodinamico e quindi aderenza e velocità, specie all'avantreno. E non sempre la pur considerevole lunghezza del rettilineo principale, di ben 1.050 metri, consente di recuperare quanto si perde nella percorrenza della curva 16 New Holland. Questo pur con il DRS, utilizzabile anche nel rettilineo in discesa fra le curve 9 Campsa e 10 Caixa. Questa instabilità indotta in scia può oltretutto aggravare i problemi di consumo pneumatici: a Montmelò è infatti presente l'asfalto fra i più abrasivi, fattore che assieme alla velocità delle curve e all'elevato carico alare porta molto stress sul battistrada. In particolare a soffrire di più è la gomma anteriore sinistra, per via della conformazione di certe curve come non solo la 16, ma anche la 9 e soprattutto la 3, dove si sta a lungo a pieno gas con lo sterzo girato. Per tali motivi, in questa occasione la Pirelli ha portato le due mescole più dure, ovvero la medium bianca e la hard arancione, e la loro gestione sarà fondamentale in una gara in cui ci si aspettano due pit-stop, in genere. Proprio per via del ritorno in Europa e delle tre settimane intercorse dall'ultimo GP, quello in Bahrain, un altro motivo di interesse della gara a Montmelò sarà relativo agli sviluppi tecnici che verranno apportati alle monoposto sulla base dei riscontri delle quattro gare precedenti. Un fattore che induce contemporaneamente ottimismo e preoccupazione negli ingegneri, perché sebbene sappiano di poter essere più veloci che in precedenza, c'è sempre il timore che gli altri abbiano migliorato ancor di più… Nondimeno, sappiamo che in Ferrari sono molto fiduciosi nel "pacchetto" preparato per questo GP, pur coscienti che in Mercedes e Williams non sono stati certo a guardare né a riposare. Ma come sempre sarà la pista a svelare se e come saranno variate le forze in campo, anche per gli altri team alle loro spalle, e lo vedremo già nelle prove che si svolgeranno con gli orari che pubblichiamo a seguire. Questi invece gli orari dei collegamenti televisivi. Maurizio Voltini