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F1, Ferrari tra performance e problemi

Da Spielberg (Austria): Roberto Chinchero Analizzando i tempi ottenuti da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen al termine della prima giornata di prove sul circuito Red Bull Ring, emerge che la SF15-T fa ben sperare. Bene “Seb” sul giro veloce, bene Kimi sulla simulazione di gara. Ma…c’è un “ma”. Ed è legato ai problemi di affidabilità lamentati dalla monoposto di Vettel, per due volte bloccato da problemi tecnici. Il tedesco nella sessione del mattino non è andato oltre 4 giri, mentre nel turno pomeridiano solo 28. Ma sono stati sufficienti per ottenere il miglior tempo di giornata (1’09”600). E’ allarme affidabilità nel box rosso? In Ferrari i volti sono preoccupati, ma non molto. I due guasti al cambio che hanno bloccato Vettel sono di differente natura (indiscrezione confermata dal responsabile della power unit di Maranello Mattia Binotto), e tutto dovrebbe essere risolto in vista della giornata di domani. Il problema che ha bloccato Vettel nella seconda sessione di prove libere ha impedito alla Ferrari di effettuare la simulazione di gara con gomme supersoft. Raikkonen non ha potuto sopperire allo stop di Vettel perché in precedenza con il suo set di gomme morbide aveva “bloccato” alla frenata della curva 1 distruggendo l’anteriore sinistra. Per la Ferrari sarà molto importante la sessione di prove libere in programma domani, ma l’arrivo della pioggia (prevista al 60%) potrebbe cambiare tutti i piani. Passiamo alla performance. L’analisi dei settori conferma ancora davanti le due Mercedes, soprattutto considerando che nella seconda sessione di prove libere Lewis Hamilton ha ottenuto il suo miglio crono con mescola “soft”, a causa del traffico e qualche errore compiuto mentre era in pista con le gomme morbide. La proiezione dice che Lewis sarebbe stato in grado di avvicinare un tempo di 1’09”2/1’09”3, ma nella realtà è stato comunque Vettel a svettare su tutti. Il campione del mondo si è accontentato del quinto tempo, preceduto dal sorprendente Maldonado, che ha confermato la Lotus agguerrita in versione Montreal, e dal tandem Raikkonen-Rosberg. Il tedesco (primo nella sessione del mattino e secondo in quella pomeridiana) si è detto a suo agio con il setup della monoposto, ma ha confermato che questo weekend ci sarà da lottare con la Ferrari. Pretattica? Al momento il cronometro dice di no, ovvero che sia Vettel che Raikkonen (ottima il suo long-run con le soft) sono una minaccia reale, ma il weekend è ancora lungo ed imprevedibile. La classifica dei tempi nasconde invece in modo impeccabile le due Williams, che non hanno sfruttato le gomme supersoft rimanendo lontano dalla top-ten. Ma nelle simulazioni di gara sia Bottas che Massa hanno ottenuto dei riscontri molto vicini al tandem Ferrari-Mercedes: per la gara, ed anche per un buon piazzamento in qualifica, ci saranno anche loro. Ultima nota di colore: nei box Red Bull è stato esposto un’immagine religiosa con un messaggio rivolto a Kvyat: “Map8”…ovvero, usa la mappa numero 8 del motore…e prega. Trovata spiritosa sotto certi aspetti, ma che conferma il cattivo gusto in cui sta sfociando l’atteggiamento Red Bull nei confronti della Renault.