È stata la
pioggia l’indiscussa protagonista della prima delle
due giornate di test che i team di Formula Uno stanno svolgendo sul
Red Bull Ring. L’arrivo di una fitta pioggia ha interrotto i test dalle 09:30 fino alle 14:00, mettendo un po’ in crisi il programma di lavoro dei team. Dopo tante ipotesi (tra cui quella di allungare i test fino a giovedì o pianificare una giornata successiva al Gp di Silverstone) è prevalsa la soluzione più logica, ovvero
posticipare la conclusione delle prove nella giornata di oggi dalle 18:00 alle 20:00.
Alla fine, anche se le nuvole persistenti hanno ridotto parecchio la visibilità nell’ultima ora, le prove sono terminate consentendo alle squadre un discreto chilometraggio su pista asciutta. Sono terminati in anticipo i test di
Antonio Fuoco, autore di un’uscita di pista alla curva numero 1 che ha danneggiato la SF15-T. Apparentemente l’urto
contro le barriere non è sembrato molto violento, ma i meccanici della
Ferrari hanno portato nel box una
scocca nuova. Una precauzione o un danno accertato? La risposta arriverà in tarda serata. Fuoco ha comunque coperto 71 giri, e fino al momento dell’incidente il pilota della Driver Academy di Maranello ha ottenuto il terzo crono della giornata, poi diventato 4° a favore di
Max Verstappen. Pochi giri invece per
Raffaele Marciello, bloccato da un problema elettronico alla sua
Sauber.
Alla fine a svettare è stato - e non è la prima volta nei test "liberi" -
Pascal Wehrlein con la
Mercedes, facendo segnare 1'11"005 come miglior giro su 67 complessivi. Una prestazione sulla quale c'è poco da commentare se non che conferma sia il pilota (è pur sempre uno dei top driver del DTM) che la macchina. Da rilevare con più enfasi che alle sue spalle c'è la
Force India, per l'occasione guidata da
Esteban Ocon, con un tempo a soli 187 millesimi: il francese è arrivato in extremis ai test per l'interessamento della Mercedes. La
Williams invece ha attirato l'attenzione più
per le alette aggiuntive che non per le prestazioni di
Susie Wolff, ultimo crono: ma c'è da dire che per una serie di circostanze la pilotessa ha girato poco con l'asciutto dedicandosi spesso appunto a test aerodinamici. Interessante inoltre che
Stoffel Vandoorne sia riuscito a completare ben 76 giri, più o meno quanti fatti nell'arco di tutto lo scorso weekend dalla
McLaren-Honda.
Roberto Cinchero