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Imprevedibilità, il sale della F1

Una rondine non fa primavera, così come una gara movimentata non spazza via di colpo la necessità di interventi futuri per incrementare lo spettacolo in Formula 1. Silverstone ha regalato gran premio vivace, complice una combinazione di fattori “favorevoli”, a cominciare dalla partenza-fionda delle Williams, un Hulkenberg in bell’evidenza ma anche a compattare il gruppo alle sue spalle, fino alla pioggia. C’è stata l’occasione per vedere all’opera la Virtual Safety Car per la prima volta in gara, a suo modo dettaglio comunque interessante. Interpellato sul punto, Hamilton sa bene che alcuni problemi di fondo restano, pensando allo spettacolo generale dei gran premi, ma aggiunge anche: «Gli aspetti negativi probabilmente sono ancora validi ma a volte sono un monito a noi stessi, a non buttar via il giocattolo e dire che è tutto sbagliato. Non siamo troppo distanti dall’obiettivo, mi auguro avremo più gare come questa. Il via è stato emozionante, non so il resto della gara ma voi giornalisti dite è stato avvincente e il clima inglese ci ha aiutato un po’», riporta Espn. L’imprevedibilità e la competizione a più voci è quel che rende le gare divertenti, piene di interesse, andrà ricreata in qualche modo. E Christian Horner sottolinea il punto: «I tifosi vogliono vedere la competizione e da 18 mesi abbiamo un team che domina. Hanno fatto un buon lavoro e se lo meritano, d’altra parte si può capire come risultati estremamente prevedibili non fanno gioco all’appeal della Formula 1, mentre dopo il primo giro e con la pioggia abbiamo visto qualcosa imprevista». Sulle misure che verranno adottate in futuro, Jean Todt in griglia di partenza ha promesso che si lavorerà per migliorare lo spettacolo, ma ha anche risposto indirettamente a quanti come Horner “criticano” il dominio di un team. «Non capisco queste voci negative sulla Formula 1, nel 2017 miglioreremo certi dettagli del regolamento e cercheremo di rendere lo spettacolo migliore e ridurre i costi. Come ha dominato la Ferrari, la Red Bull, tocca agli altri andare più forte», ha detto il presidente della Fia. Fabiano Polimeni