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Raikkonen e il tempo perso al mattino

Una Ferrari in crescita quella in Ungheria. Ma ancora una volta Kimi Raikkonen pur veloce, ha mancato l’obiettivo annunciato di affiancare Vettel in seconda fila. Anche se per un’inezia. Terza e quinta, le due Ferrari. Una Ferrari che ha ripreso stabilmente il ruolo di seconda forza del mondiale grazie alla pista più tortuosa che mette fuori gioco le Williams e grazie al caldo che fa lavorare meglio le gomme (medie e soft) della SF15-T. Ma poteva addirittura andare meglio alla Rossa perché l’obiettivo più ambizioso, quello della seconda fila completa, è stato mancato a causa di Ricciardo con la Red Bull che si è infilato fra Vettel e Raikkonen. «Non è stata la qualifica ideale - ha spiegato Raikkonen - la macchina andava bene, io invece ho perso un po’ di tempo sul giro qua e là, niente di vistoso, ma potevo essere un paio di decimi più veloce e trovarmi più su in griglia. Ma visto il tempo perso nelle libere stamattina, va bene così». Kimi fa riferimento alle libere-3 in cui per una perdita d’acqua è dovuto restare nei box nella mezz’ora finale e non è riuscito a simulare il giro di qualifica a gomme soft. Perciò nelle qualifiche ci ha messo un po’ a trovare il ritmo e i riferimenti giusti rispetto agli avversari. È partito pianino nelle Q1, con 1’23”596 staccato di 3 decimi da Vettel. Poi pian piano è migliorato: 1’23”460 in Q2 e infine in Q3 è riuscito a togliere mezzo secondo al suo limite scendendo a 1’23”020. Ma gli sono mancati 246 millesimi (da Ricciardo) per conquistare la seconda fila. Alberto Sabbatini