Come sempre quando scatti dalla
pole position e vieni da episodi come a Silverstone e a Budapest, la tua maggior preoccupazione è quella della partenza. Ma stavolta è andato tutto in modo regolare per
Lewis Hamilton, che ha tenuto il comando alla Source, ha controllato l'attacco di
Perez in fondo a Kemmel e poi non ha lasciato praticamente mai la leadership della gara fino alla bandiera a scacchi. Lui conferma che dopo il via ha avuto pochi assilli:
«L'unica preoccupazione che ho avuto dopo la partenza è stata in occasione della virtual safety car, perché Nico è riuscito a recuperare qualche secondo e così si è avvicinato. Non me l'aspettavo».
Sebbene si sia
lamentato del fatto via radio con il team, la cosa non ha avuto comunque conseguenze di nessun genere (neanche da parte della direzione gara):
«In ogni caso lui aveva un buon passo, ma io lo controllavo - prosegue
Hamilton -.
Ho cercato per tutta la gara di utilizzare bene le gomme, guidando "leggero" soprattutto nei giri di uscita dai box. Per cui il distacco andava un po' su e giù, ma in questo modo non sono mai stato nella condizione di dovermi preoccupare del degrado. Avevo un margine di tranquillità e variare di 1 o 2 decimi in più o in meno non mi disturbava».
Solo verso la fine ha avuto qualche "sussulto" in più:
«Negli ultimi due giri ho visto che è scoppiata la gomma alla Ferrari, e allora sono andato ancor più cauto, per non avere problemi. Quest'anno volevo tradurre in vittoria il maggior numero di pole position, e ce la sto facendo. È stata una giornata incredibile, per tutto il weekend ho avuto una macchina fantastica: quando va così, Spa è un circuito molto divertente e guidare su curve come l'Eau Rouge è qualcosa di davvero speciale», conclude
Hamilton.
Maurizio Voltini