Sensazioni contrastanti in
Force India, dopo il
Gran Premio del Belgio. Prevale il segno più, perché la
quinta piazza di Sergio Perez resta risultato importante, impreziosito da una partenza perfetta, che l’ha fiondato in seconda posizione e affiancato a Hamilton sul Kemmel. L’intero week end belga ha svelato una VJM08-2 in gran spolvero e da tenere d’occhio a Monza, tra due settimane. Certo, delusione per Nico Hulkenberg, che il via non l’ha proprio visto. Hanno tentato di farlo schierare ugualmente, ma in griglia macchina piantata e start abortito.
«Il quinto posto e dieci punti sono un buon risultato, ci è mancato però il passo per lottare per il podio», commenta Perez. La sosta anticipata l’ha messo alle spalle di Ricciardo, è stato però un istante riprendersi la posizione. «La partenza è stata molto buona ed ero vicino a prendere il comando della gara al primo giro, quando sono stato accanto a Lewis dopo l’Eau Rouge. Ho preso un buon ritmo, ma avevamo un degrado elevato nei primi due stint con gomme morbide (farà la prima sosta all’8vo giro; ndr); con le medie (23 tornate con un set nuovo; ndr) è andata un po’ meglio, sebbene faticassimo nel settore centrale per la configurazione a basso carico e questo ha influenzato il passo complessivo».
E’ stato costretto a seguire la gara in tv, Nico Hulkenberg:
«Nei giri prima dello schieramento in griglia ho avvertito un calo di potenza; abbiamo provato a capire il motivo e risolvere il problema ma si è ripresentato in quello di formazione: c’erano frangenti in cui tornava la potenza ma è andata via di nuovo prima della partenza. E’ un peccato perché la macchina era stata molto veloce nel week end e c’erano buone opportunità di ottenere dei punti importanti».
Deluso è anche Vijay Mallya per le vicissitudini occorse a Hulkenberg,
«è qualcosa che investigheremo a fondo con Mercedes», spiega.
«La lotta per la quinta posizione in campionato resta aperta e siamo già proiettati alla prossima gara a Monza, per riprendercela»: la graduatoria iridata dice Lotus 50, Force India 49 e Toro Rosso 35.
Fabiano Polimeni