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GP Messico: sarà il secondo più veloce

Solo Monza sarà più veloce. Parola di Federico Gonzales, direttore della CIE, la società incaricata dell’organizzazione del Gran Premio del Messico, di ritorno il prossimo 1 novembre dopo due decadi e più di assenza dal mondiale. Degli interventi importanti che sono stati apportati al circuito ne ha parlato nel dettaglio Hermann Tilke, Gonzales piuttosto mette l’accento sul clima atteso ai margini dei 4.300 metri del nuovo Hermanos Rodriguez. «Sarà la seconda pista più veloce in calendario, dietro Monza. Pensiamo che sarà in grado di amplificare le sensazioni di guida dei piloti e lo troveranno divertente sin dalle prime prove del venerdì», assicura. Parole di circostanza o realtà, si scoprirà solo nel week end a Città del Messico. L’effetto scenico della pista che passa sotto il complesso di tribune nel settore finale (uno stadio da 25 mila posti, con le previsioni complessive che vanno verso i 110 mila spettatori per il tutto esaurito) sarà interessante, pesa invece l’assenza della Peraltada: «Sono stati apportati dei cambiamenti al layout originale, inclusa la perdita della Peraltada, ma non crediamo che tutto ciò ridurrà la sfida che avranno di fronte i piloti e il divertimento dei tifosi». E l’enfasi, Gonzales, la riporta sullo stadio, sottolineando quanto «il rumore sarà incredibile». Ecco, dopo tutte le critiche mosse alle power unit per l’assenza di sound rispetto al passato, è singolare ritrovare lo stesso elemento portato al centro dell’attenzione: «Sappiamo i tifosi sono arrabbiati dalla perdita della Peraltada, ma siamo estremamente emozionati dal settore finale, dal rumore e dall’atmosfera di festa che creeranno, sarà tra l’altro una parte di pista che rappresenterà una sfida per i piloti», riporta Espn. Quanto allo stato dei lavori, Gonzales ha spiegato che si è a un livello del 90%, con il primo strato d’asfalto già posato, al quale seguiranno altri due, entro un mese. Sul programma in pista, oltre alla Formula 1 ci sarà una gara di contorno delle vetture storiche, mentre non affronteranno la trasferta né la GP2 né la GP3, tantomeno la Porsche Supercup. Fabiano Polimeni