Da Monza: Roberto Chinchero
Quasi otto decimi nella simulazione di qualifica, ed un secondo nel long-run in configurazione gara. È questo il margine che ha messo in campo la
Mercedes, equipaggiata questo weekend con la
power unit numero 3, contenente le evoluzioni costate al team tedesco
7 gettoni. Manca ancora molto al verdetto finale del
Gran Premio d’Italia, ma l’ipoteca posta dalla
Mercedes non poteva essere più solida.
Lewis Hamilton (1’24”279) è stato di 0”021 più veloce di Nico Rosberg, ma il tedesco nel suo giro veloce ha perso ben 3 decimi nel terzo settore, sbagliando l’ingresso in
Parabolica. Per i verdetti finali sulla caccia alla pole position vedremo l’esito delle qualifiche di domani, ma la lotta sarà in “famiglia”, a
Monza più che altrove. Ancora più impressionante è stato il passo gara delle due
Mercedes. Quando
Hamilton e
Rosberg sono scesi in pista per il long-run con gomme soft, il passo è stato dal 1’27”2 a 1’27”8.
Gli avversari più vicini al tandem dominatore sono stati
Vettel e
Bottas. Il tedesco della
Ferrari ha
impressionato per il ritmo con le gomme medie, girando sul piede del
1’28”4/1’28”8.
Vettel è stato anche il primo degli “umani” nella simulazione di qualifica, girando a 0”759 dal tempo di Hamilton. La
Ferrari (anch’essa con una
power unit aggiornata, ma con 3 gettoni) si candida al
podio, ma come da tradizione è meglio attendere il sabato per valutare il potenziale velocistico della
Williams.
Bottas ha comunque concluso un buon long-run, con dieci tornate che lo hanno visto molto costante sul piede del
1’28”5 con mescola Soft.
Vettel e Raikkonen (quinto tempo) sono stati gli unici due piloti non-Mercedes ad accedere alla top-10, un dato molto indicativo su quanto visto oggi a Monza. Si è confermata la
Force India, che ha visto
Perez quarto e Hulkenberg quinto, molto performante sul fronte della velocità di punta.
Non è più una notizia, ma c’è da registrare un'altra
giornata da dimenticare per Jenson Button. La nuova power unit (montata nella FP1) ha subito evidenziato dei problemi. Il team è riuscito a recuperare il motore di Budapest per la sessione pomeridiana, ma una perdita d’acqua ha causato un problema elettrico e il pilota inglese è tornato ai box dopo soli tre giri.