Le immagini di
Lewis Hamilton a testa china sulla
Ferrari di Vettel, dopo le qualifiche di Sochi, hanno fatto il giro del mondo. Ma in realtà non si è capito se fosse davvero incuriosito dalle soluzioni tecniche della monoposto rossa oppure se fosse un modo di isolarsi nella sua
delusione dopo la mancata pole, se non addirittura un modo per evitare Rosberg e la "necessità" di complimentarsi con lui.
Nelle dichiarazioni successive, comunque,
Hamilton riconosce i meriti del compagno di team:
«Le prove limitate hanno messo tutti nelle stesse condizioni, oggi. Da parte mia non sono riuscito a comporre un buon giro come invece Nico, quindi "ben fatto" a lui. Ma sarà una gara lunga, domani, per cui dovrei avere una possibilità. Poi c'è un tratto molto lungo dal via alla curva 2, quindi stasera studieremo entrambi la linea migliore da prendere. Forse posso fare una buona partenza, staremo a vedere, e proprio Nico ha dimostrato l'anno scorso che anche da secondo non è male. Piuttosto non abbiamo fatto molti giri in prova, per cui non sono davvero sicuro di come sarà il nostro ritmo in gara rispetto agli altri. Il nostro obiettivo per la gara è come sempre quello di finire bene come squadra».
Maurizio Voltini