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Vettel mette a fuoco il secondo posto

da Città del Messico: Roberto Chinchero Il mercoledì lo ha trascorso, insieme a tutto il team Ferrari, all’Estadio Azteca. Una partita a calcio in un luogo che trasuda storia: piloti, ingegneri, meccanici, tutti insieme. «È la prima volta che metto piede in Messico – ha raccontato Sebastian Vettel - e ieri siamo andati con tutto il team a visitare lo stadio Azteca, dove è stata disputata la finale dei campionati Mondiali del 1986. È stato molto emozionante, e abbiamo potuto giocare su quel campo con tutta la squadra: un bel pomeriggio». Argomento Rosberg, ovvero quella seconda piazza nella classifica del Mondiale piloti che, in quanto ad importanza, non mette tutti d’accordo. Secondo Hamilton non è poi un obiettivo significativo, ma Vettel ha fugato ogni dubbio: «Di sicuro terminare la stagione al secondo posto è meglio che al terzo, quindi fino alla fine lotteremo per questo obiettivo. In chiave futura spero che si potrà essere nelle condizioni di puntare ai massimi traguardi, ma oggi vogliamo comunque giocarci le nostre carte fino in fondo. Hamilton aiuterà Rosberg? Non lo so, dovete chiedere al loro. Il mio obiettivo è provare a stare davanti a Nico, ma il resto non chiedetelo a me». Per i piloti più esperti sarà una novità entrare in pista per le prime prove libere senza i riferimenti di una pista conosciuta. Vettel, però, mostra un cauto ottimismo sulla possibilità di poter ben figurare sul tracciato dedicato ai fratelli Rodriguez: «Non ho ancora percorso tutta la pista. Sfortunatamente in questa configurazione della pista non ci sono più alcune curve ad alta velocità che caratterizzavano il disegno originale, ma credo che il tracciato sia ancora molto interessante e tecnico. Aspettiamo le prime prove per capire, c’è un lungo rettilineo che potrebbe giocare a nostro favore, visto il buon lavoro fatto sulla power unit. Non siamo ancora i favoriti, sfortunatamente per noi lo è ancora la Mercedes, ma aspettiamo i primi riscontri e poi faremo le nostre valutazioni».