E’ il 1985 quando
Mansour Ojjeh rileva la Heuer, maison orologiaia svizzera e crea quella che diventerà
TAG-Heuer, nome storico nella sponsorizzazione dell’automobilismo sportivo, quasi automaticamente abbinato a
McLaren (in realtà sponsorizzò anche la
Williams). Il sodalizio non è stato confermato per il 2016 e dopo 30 anni si separano le due strade, con il marchio franco-svizzero - parte della holding del
lusso Louis Vuitton Moet Hennessy - che finirà sulla carrozzeria della
Red Bull e al polso di
Horner e compagni.
«Abbiamo siglato un accordo con la Red Bull Racing per il prossimo anno. E’ una squadra giovane, dinamica e determinata, che si abbina alla perfezione con la strategia di TAG-Heuer», ha confermato l’amministratore delegato
Biver agli svizzeri di L’Hebdo nel corso di una lunga intervista.
Dal versante
McLaren poche righe per ringraziare della
collaborazione lunga 3 decadi. Non sarà certo l’addio della
TAG Heuer a mettere in crisi le finanze
McLaren, resta però la necessità evidente di trovare sponsor importanti, a cominciare da un
title sponsor che manca ormai da molto tempo, sin dall’addio di Vodafone. E i risultati in pista certo non incoraggiano certo i potenziali investitori.
Fabiano Polimeni