Prestazioni sul bagnato a parte, in casa
Williams dovranno lavorare sulla
gestione delle gomme in ottica 2016, se vorranno compiere il passo avanti necessario per
avvicinare Ferrari e Mercedes. Lo riconoscono
Bottas e
Smedley, entrambi concordi nell’identificare nelle coperture e nel modo di farle funzionare sulla
FW37 il limite sperimentato quest’anno.
«Abbiamo degli strumenti per provare a raffreddarle e per aumentarne la temperatura, ma oggi ci troviamo al limite e non possiamo più fare altro lavorando sui cestelli dei freni per raffreddarle ulteriormente», spiega
Valtteri, in lotta con
Raikkonen per il
quarto posto nel mondiale, ultima sfida con ancora un minimo di interesse.
Approfondisce quelle che sono state le difficoltà tecniche quest’anno
Rob Smedley, invocando un metodo di lavoro diverso, che non porti a “rincorrere” gli eventi ma ad avere le soluzioni in anticipo.
«In linea di massima sai come devi utilizzare le gomme, in quale range di temperatura mandarle, ma esistono sfumature da pista pista: i migliori in assoluto riescono a interpretarle e prendere delle iniziative, presentarsi sul circuito con un piano; noi credo ancora non riusciamo a simulare tutte le situazioni in maniera scientifica ed essere proattivi, arrivando in pista consapevoli esattamente di cosa andremo a fare».
Un deficit di “pianificazione”, dotarsi di strumenti e metodologie che permettano di prevenire le situazioni:
«Riusciamo a far fronte adeguatamente agli scenari che si presentano ma dobbiamo fare un passo in più e anticiparli», riporta Autosport.
Fabiano Polimeni