Quando
debuttano in Formula 1 personaggi come Verstappen, tenerli in considerazione è non solo normale, ma dovuto.
Toto Wolff non ha dubbi e precisa anche come non sia un tema di discussione attuale né a breve periodo.
«E’ un ragazzo da seguire, personalmente lo tengo in considerazione e mi piace l’approccio che hanno padre e figlio, così come il modo in cui questa relazione si è misurata con il percorso sportivo. Merita il suo posto in Formula 1», il commento del team principal.
Lodi subito bilanciate da un:
«Non è un tema di discussione per noi, essendo sotto contratto a lungo termine con la Red Bull». Lo sbocco naturale, come insegna il passato recente, per i talenti del vivaio portati al debutto in Formula 1 è l’
arrivo a Milton Keynes dopo un paio d’anni in Toro Rosso.
«Tra tutte le problematiche della Formula 1, se c’è qualcosa che sempre riconoscerò quella è il dover tributare i giusti meriti a chi, come la Red Bull, coltiva un pilota e si assume i rischi. Non interferiremo in questo rapporto, se le cose verranno nella nostra direzione bene, altrimenti nulla».
Una sorta di dichiarazione d’intenti, uno stare alla finestra monitorando la situazione e le evoluzioni future.
Wolff è anche tornato sui contatti avuti con l’olandese in passato:
«Non ho rimpianti, perché non potevamo offrirgli una struttura con un programma junior e una strada chiara per la sua crecita. Sentivo che aveva gran talento e sarebbe stato positivo averlo in squadra, ma potevamo dargli solo un ruolo da tester o riserva, o un sedile in GP2 o DTM, di sicuro non quel che poteva offrirgli Marko», ha ricordato a Motorsport.com
Fabiano Polimeni