Sono
61 i giri completati al Paul Ricard poco prima della 14:00. Tanti ne hanno percorsi
Raikkonen,
Ricciardo e
Vandoorne nei 7 stint portati a termine. Lo svilupparsi dei
test è, per così dire, inconsueto, perché trattandosi di una sessione dedicata alla
valutazione delle gomme da bagnato estremo della Pirelli, c’è l’esigenza di ritrovarsi una pista sempre adeguatamente allagata. L’impianto di cui è dotato il Le Castellet entra in funzione ogni 5 tornate circa, tante ne servono prima che i passaggi delle monoposto asciughino la traiettoria e rendano vani ulteriori giri.
A supporto degli “irrigatori” sono entrati in funzione anche dei mezzi di servizio. Il miglior tempo, per quel che può significare, lo ha ottenuto
Ricciardo, in 1’08”713, davanti all’1’09”131 di
Vandoorne e l’1’09”637 di
Raikkonen. Tutti sono scesi in pista, come da richieste Pirelli, nelle stesse fasi, per raccogliere dati significativi con le diverse specifiche di gomme full wet.
Oltre alla consuete
Pirelli dalla banda blu sono state impiegate
gomme prototipali, senza alcuna banda colorata a identificarle e con soluzioni tecniche differenziate per ogni treno, dai quali ottenere riscontri e dati da interpretare, per studiare il prodotto da proporre nel 2016. Oggetto, in particolare, del test al Paul Ricard è la
prestazione della gomma in situazioni di aquaplaning.
A garanzia che nessun team possa ricevere vantaggi dal test odierno – che proseguirà anche nella giornata di domani – le specifiche utilizzate in ogni run non sono note ai tecnici delle tre scuderie.
Fabiano Polimeni