Ci sarà ancora un incontro per provare a trovare un accordo sugli
interventi da apportare alle monoposto 2017. Dalla riunione di venerdì scorso a Heathrow, meeting tecnico tra
rappresentanti delle scuderie e Charlie Whiting, non sono emerse soluzioni condivise sui temi della
configurazione aerodinamica, gli interventi per
ridurre il costo delle power unit dal 2018 insieme alla
riduzione del numero di cambi disponibili in stagione, la proposta di
abitacoli con protezioni per la testa del pilota, invocate con decisione dalla
GPDA per un’introduzione già il prossimo anno.
C’è una data-limite, è l’1 marzo, oltre la quale sarà necessaria l’unanimità dei consensi per deliberare cambiamenti al
regolamento tecnico in ottica 2017. Fonti non citate da Autosport avrebbero svelato che su alcuni punti si sono compiuti passi avanti, ma restano nodi irrisolti su altri dettagli cruciali.
Non resta che attendere il prossimo incontro, che si terrà nella settimana della prima sessione di
test a Barcellona (22-25 febbraio), perché dalla “rivoluzione” inizialmente prospettata e da introdurre tra 12 mesi resti qualche intervento significativo.
Gli scettici sulla possibilità che le modifiche siano deliberate in un lasso di tempo così ristretto non mancano, e alla vigilia della riunione di Heathrow,
Andy Green, direttore tecnico Force India, commentava:
«C’è una pressione via via crescente perché si possa trovare il giusto approccio in due incontri da 6 ore ciascuno». Parole alle quali collegare gli auspici di
Pat Symonds, direttore tecnico Williams, per uno slittamento di tutte le modifiche tecniche sul tavolo al 2018.
Fabiano Polimeni