Fry e
Tombazis sono rimasti fuori un anno appena,
Chris Dyer, la Formula 1, l’ha salutata quasi 5 anni fa. Era l’estate del 2011 e pochi mesi prima, nel finale di campionato sciagurato ad Abu Dhabi,
ci rimise il posto in Ferrari.
Alonso era in lotta per il titolo, il muretto decise di far corsa su
Webber, sbagliò chiamata strategica quando l’australiano toccò il muretto e rientrò anticipatamente, con
Vettel che andò a prendersi il mondiale e il pilota spagnolo bloccato dietro al muro-Petrov.
Corsi e ricorsi storici, una
Renault allora sulla strada di Alonso e l’indiretto all’
allontanamento di Dyer dal ruolo di capo ingegnere in pista e una
Renault, oggi, che gli offre la chance di tornare. A Enstone, struttura che il team vuole espandere nuovamente con il reclutamento di circa 200 persone per potenziare l’organico,
Dyer sarà il capo del gruppo di lavoro sulle prestazioni del veicolo.
Dal 2011 a oggi per il tecnico australiano c’è stato l’impegno in BMW nel campionato DTM. Altri interventi nell’organigramma tecnico
Renault vedranno il passaggio dell’ingegnere di pista
Komatsu in Haas, dove continuerà a lavorare con
Grosjean.
Fabiano Polimeni