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Analisi F1: tutti rimandati al sabato

Se c'è qualcosa in cui tutti concordano, fra i protagonisti dell'avvio di campionato F1 2016 a Melbourne, è che le prove di oggi non sono state per nulla indicative. Se non per il fatto che davanti c'è anche stavolta Lewis Hamilton: il campione inglese è stato molto "scientifico" ed è uscito proprio nei momenti migliori (o quasi) staccando subito al primo vero tentativo e al primo giro il crono migliore di entrambe le sessioni. Essendo stata ottenuta al venerdì quando alla fin fine non conta nulla, il significato cronometrico della prestazione può apparire puramente simbolico. Ma in questo caso non è poco nemmeno ciò, nel giorno in cui invece Nico Rosberg fa la conoscenza dei muretti dell'Albert Park, e soprattutto dopo le varie critiche sul suo stile di vita fuori dall'abitacolo. Sembra quasi Hamilton abbia voluto dimostrare, riuscendovi, che almeno le sue "licenze" fuori pista non intaccano la sua concentrazione al volante. Tutto questo va a giusto merito di Lewis, ma non dimentichiamo nemmeno che la pista si stava asciugando a vista d'occhio tanto che poco dopo alcuni avversari sono riusciti a portarsi a 4 decimi, che non è certo il reale vantaggio della Mercedes W07 in un caso sulla Red Bull RB12 di Daniil Kvyat e nell'altro sulla Force India VJM09 di Nico Hulkenberg. In questo senso, il fatto che Kimi Raikkonen fosse riuscito a far segnare un tempo a soli 6 decimi da quello di Hamilton, però ottenuto in precedenza quando la pista era ancora ben più bagnata, può essere considerato incoraggiante. Le condizioni assolutamente variabili dei 5,3 km di pista all'Albert Park costringono comunque ad attendere la prove e le qualifiche di sabato per poter ottenere dei riscontri un po' più attendibili. Con tutto che nelle ultime prove libere le squadre dovranno davvero darsi da fare per poter testare le tre mescole da asciutto disponibili, e che il rischio pioggia è forte per le prove dedicate a definire lo schieramento. Insomma, sarà un sabato laborioso e anch'esso in balia degli umori del tempo. Vedremo se la combinazione fra clima e nuove regole, in qualifica, determinerà risultati devastanti oppure spettacolari. In ogni caso si registra che un po' tutte le macchine hanno dimostrato un buono stato di messa a punto, con pochissimi problemi, pur se qualcuno ha preferito addirittura saltare le prove del pomeriggio, come la Sauber e (parzialmente) la Toro Rosso che ha provato solo con Carlos Sainz, il quale peraltro era senza crono al mattino. Come pure la Williams ha effettuato solo due giri di controllo con prove di pit-stop. Dunque, sarà solo domani che vedremo (per forza di cose) davvero tutti impegnati e una dimostrazione più realistica dei valori in campo. Quelli dietro alla Mercedes, cioè. Maurizio Voltini