Il primo week end dell’anno è andato decisamente male per
Daniil Kvyat, tra una qualifica sbagliata, fuori in Q1, e una gara alla quale non ha nemmeno preso parte. Guarda al
Bahrain, che lo scorso anno gli riservò appena un nono posto al traguardo. Oggi ha una
Red Bull diversa tra le mani, una power unit più affidabile e un telaio confermatosi come punto di forza principale. Forti frenate e richieste di trazione continue caratterizzano la pista di Sakhir, insieme a cambi di direzione nel settore centrale, apprezzati dalla
RB12. Da verificare quanto pagherà sul dritto, visti i tre allunghi importanti sui 5.400 metri che compongono il giro.
«E’ una bella pista, può sembrare un classico tracciato moderno e semplice, ma è una sfida riuscire a mettere insieme il giro», commenta nel presentare la gara.
«Lo scorso anno ebbi qualche problema (fermo nelle libere ed eliminato in Q1; ndr) ma in gara andò bene, come ai tempi della Toro Rosso.
La pista presenta un lungo rettilineo, il nostro punto debole nel 2015, ma quest’anno ci aspettiamo di trovare dei miglioramenti e potrebbe essere una pista sulla quale essere competitivi: sarebbe grandioso riuscire ad andare a punti con le due macchine».
Per farlo, hanno deciso di bilanciare la scelta delle gomme Pirelli tra due set di medie, cinque di morbide e sei di supermorbide. Sul tema
pneumatici e l’incidenza di una gara che si disputerà di sera, pone l’accento
Ricciardo:
«Essendo una gara notturna è molto più emozionante, le gomme durano più a lungo e puoi spingere maggiormente per tutta la gara. Non c’è una curva che si faccia notare più di altre, che di faccia dire “wow”, è una pista nel complesso piacevole e il tratto centrale divertente».
Diversamente da Melbourne, in
Bahrain si avranno anche più punti da sfruttare per cercare il sorpasso:
«Se riesci a stare vicino dopo l’ultima curva, con il DRS puoi avere un’opportunità in curva 1. Se non ce la fai c’è curva 4, o il settore centrale nel quale è facile commettere errori. Ci sono probabilmente quattro punti nei quali tentare il sorpasso. E’ una pista che ci si addice».
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