E’ una
Red Bull rinata quella che riparte da
Shanghai, almeno se si confronta l’avvio di mondiale 2016 con le difficoltà dello scorso anno. Pur con tutte le recriminazioni del caso per un
Ricciardo estromesso da una foratura a inizio gara, il team di Milton Keynes può guardare al futuro con fiducia. La prestazione nel Gran Premio di Cina ha giustificato appieno le ragioni
Mercedes e
Ferrari nel non voler fornire loro una power unit. Visto come si sono comportati con un’onesta
power unit Renault 2016, molto migliorata ma certo non ancora a livello di Renault e Mercedes, porli nella situazione di parità tecnica sarebbe stato un autogol clamoroso.
Christian Horner si lancia in commenti forse un po’ troppo ottimistici:
«Mercedes è ancora un passo avanti, ma stiamo mordendo alle caviglie la Ferrari. Entrambe le nostre macchine hanno battuto una delle loro e Vettel non era troppo lontano». Quanto sia stato un singolo episodio o, invece, possa costituire uno scenario realistico per il resto della stagione, la competitività “inattesa” della
Red Bull, lo diranno le prossime gare, con Sochi altro circuito sulla carta dove la
RB12 può andar forte. Non va dimenticato, però, il divario accusato in Bahrain da
Ricciardo, 52” dietro
Raikkonen.
«Con una gara pulita Daniel sarebbe stato seriamente competitivo, siamo reduci da un week end molto positivo e cedere un solo punto alla Ferrari era qualcosa che non ci aspettavamo alla vigilia», dice il team principal guardando al risultato complessivo.
Ricciardo terzo nel mondiale, 3 punti davanti a
Vettel, merito di una regolarità invidiabile, con tre arrivi in quarta posizione. Ma è guardando avanti che
Horner è fiducioso di poter ridurre ancora il gap con i primi della classe:
«Sappiamo che grazie a quello che arriverà saremo molto più vicini». Tornando a Ricciardo – autore della velocità più elevata sul dritto, grazie al gioco delle scie (349,9 km/h) –
Horner prosegue:
«E’ un peccato quel che è accaduto. E’ stato fortunato che sia capitato alla fine del terzo settore, la safety car lo ha fatto piombare in 18ma posizione ma il suo recupero è stato fantastico. Sarebbe arrivato secondo, non credo avrebbe potuto lottare per la vittoria, ma era agevolmente la seconda macchina più veloce in pista».