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GP Russia, i team snobbano le Pirelli medie

Un asfalto molto liscio, poco aggressivo sulle gomme. Il Gran Premio di Russia a Sochi ha visto una calibrazione delle mescole Pirelli offerte tra il debutto di due stagioni fa, quando vennero proposte medie e morbide, e l’edizione 2015, caratterizzata dall’utilizzo di gomme morbide e supermorbide. Alla vigilia del campionato si immaginava potessero esordire le ultramorbide, vera novità tecnica nella gamma Pirelli, ma così non è stato e il gommista ha messo a disposizione ancora medie, morbide e supermorbide. Scontato che tutti i team si limitassero all’unico treno di coperture imposto dalla Pirelli, guardando proprio all’esperienza di due stagioni fa e dello scorso campionato. A dire il vero, in casa Manor selezionano un secondo treno di coperture con la banda bianca, in una tendenza che li ha visti finora sempre “abbondare” rispetto agli altri con il composto più “duro” tra quelli proposti. Convergono chiaramente su gomme morbide e supermorbide le scelte degli altri. Detto che non abbiamo differenziazioni tra piloti all’interno di una stessa scuderia, colpiscono le scelte di Red Bull e Haas, le più sbilanciate sulle Pirelli rosse: 10 treni per entrambi, seguiti dalla Williams con 9. In casa Ferrari si bilancia la scelta, 6 treni per ciascuno dei due compound più veloci, diversamente dalla Mercedes che opta per 8 set di supermorbide. Pur con selezioni concentrate su due mescole delle tre disponibili, la diversa allocazione tra scuderie potrebbe riservare sorprese specialmente in qualifica. In gara, lo scorso anno la strategia venne fortemente condizionata dall’ingresso di due safety car, con Pirelli che alla vigilia dava due opzioni realisticamente perseguibili: una o due soste, legate essenzialmente alla temperatura dell’asfalto. Fabiano Polimeni