Alonso sesto, a punti. Una gara concreta, che lo vede respirare l’aria delle posizioni interessanti. Certo, una fetta importante del risultato a Sochi va attribuita a tutta la serie di eventi verificatisi al primo giro: fuori
Vettel, il
suicidio sportivo Red Bull con la decisione di passare alla gomme medie, il
ritiro di Verstappen, agevolmente davanti alla
McLaren prima che la power unit della
Toro Rosso lo appiedasse.
McLaren-Honda che piazza anche
Button nella top ten, ma al di là del bottino di punti maturato vanno registrati i distacchi accusati dai due. Quasi 29” per
Alonso da Massa, che se la prende comoda ed effettua anche una seconda sosta nelle battute finali di gara, Button doppiato. A sentire
Eric Boullier, gran parte del divario è ascrivibile alla
power unit, ma non per mancanza di potenza, quanto, piuttosto, per l’eccessiva “sete” del
motore termico Honda, su un tracciato esigente sotto il profilo dei consumi:
«Vediamo che siamo la squadra che deve fare tanto fuel saving per ovvie ragioni. Fernando a fine gara era più veloce di oltre 1”2 (1’40"367 il miglior giro personale del pilota spagnolo, al 44mo giro contro il 1'41”1 di Bottas al 39mo e con gomme a pari numero di giri; ndr).
Senza dover risparmiare benzina avremmo guadagnato altri 50”».
Dichiarazioni importanti, perché
47” è il gap che separa Alonso da Bottas.
«Senza fuel saving (ricordiamo l’obbligo di rispettare il vincolo di consumo di 100 kg di carburante in gara; ndr)
siamo sul piano della Williams, è su questo fronte che abbiamo bisogno di progredire ancora. Il passo era buono e i piloti contenti dell’equilibrio della monoposto. Continuiamo a migliorare le prestazioni e mancare la Q3 per 1 decimo è stato un po’ uno smacco, ma in gara abbiamo avuto una bella sorpresa perché il ritmo era migliore di quanto ci saremmo attesi», ha proseguito
Boullier.
Il prossimo banco di prova, Barcellona, sarà molto più indicativo, soprattutto sul fronte della gestione degli pneumatici, così come potrà mettere in mostra le doti di quel
telaio McLaren decantate da tempo da piloti e scuderia. Il tutto aspettando la prima importante evoluzione della power unit Honda, che dovrebbe arrivare in Canada.