Vettel e Hamilton, due a cui le prime gare del mondiale hanno riservato troppe situazioni impreviste e imprevedibili. Per ragioni diverse, con presupposti diversi, a partire dalla differente velocità espressa in qualifica, mai tramutata nel risultato sperato da parte dell'inglese; viceversa, per Seb, due gare chiuse con uno zero in classifica: Bahrain e Russia a frenarne la corsa iridata in quinta posizione, già 67 punti dietro Rosberg. Il terreno per recuperare c'è, a partire da Barcellona, a patto che si attui una radicale inversione di rotta, che le prestazioni della SF16-H supportino le ambizioni.
«Abbiamo corso solo 4 gare su 21, in passato non ricordo qualcuno che si sia pronunciato su mondiale dopo appena 4 gran premi, è troppo presto», dice Seb. Nelle annate dei domínî incontrastati, quale sarebbe stato il trend della stagione si intuiva anche dopo poche gare. Quest'anno c'è uno scenario diverso e la rimonta su Rosberg può attuarsi contando su un "alleato", Hamilton voglioso di ribadire la propria leadership e in grado di sottrarre punti al tedesco. Ciò non toglie che Vettel e Raikkonen dovranno iniziare a mettersi dietro le Mercedes per coltivare speranze mondiali.
«Le cose possono essere influenzate da eventi positivi o negativi, è sempre saggio continuare a lavorare tranquillamente e seguire i propri piani, analizzando esattamente dove migliorare. Serve pazienza ed è quel che in Formula 1 è difficile avere, dopodiché è di assoluta importanza lavorare in squadra», aggiunge Sebastian in un'intervista ad Auto Bild.
Barcellona, Monaco e Montreal sono tre passaggi cruciali per capire meglio quale piega prenderà il mondiale dopo un terzo del suo sviluppo e un'ampia varietà di tracciati buoni per suggerire se e dove la SF16-H potrà contendere la vittoria alle W07 Hybrid. «Dobbiamo progredire, preferibilmente al più presto, tuttavia non c'è motivo per cui dover buttar via questa stagione, sarebbe l'approccio errato. Una cosa è certa: se faremo tutto correttamente, diventeremo più forti».
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