“Ma in pratica hanno ottenuto un free pit stop?” Giro 32 del GP di Austin, a parlare è Daniel Ricciardo che interroga il muretto Red Bull. “E’ cosi Daniel”. A quel punto il sempre sorridente australiano lascia partire un’imprecazione tonante e giustificabile. La virtual safety car imposta dalla direzione gara in seguito al ritiro di Max Verstappen consente al suo inseguitore, Nico Rosberg, di rientrare ai box per il secondo e ultimo pit stop della sua gara senza perdere tempo, scavalcando l’australiano senza colpo ferire e conquistando un secondo posto che vale un mondiale.
Letteralmente. Il tedesco, leader della classifica generale, in partenza si era dovuto arrendere all’irruento Ricciardo, mentre Hamilton iniziava la sua cavalcata solitaria. Ma poco importa: i 18 punti guadagnati in Texas sono fondamentali e domenica prossima in Messico si gioca già il primo match point.
“Ho fatto una buona partenza – ha commentato Nico dopo il podio – cercando di superare Lewis all’esterno ma Daniel aveva una linea migliore all’uscita della curva 1 ed è riuscito a sfruttarla meglio. Da li in poi era veramente dura superare la Red Bull ma la nostra strategia ha pagato. Le gomme medie ci hanno dato molte opzioni e hanno dimostrato di garantire un ottimo ritmo e la macchina andava alla grande quando ho cercato di avvicinarmi a Lewis. Ma era troppo tardi. Lui ha fatto un lavoro migliore questo weekend e ha meritato di vicere”.
GP degli Stati Uniti, l'analisi della gara