Dieci anni fa ad Albert Park Kimi Raikkonen aveva centrato la pole. Poi la vittoria che l’avrebbe lanciato verso il titolo mondiale. Oggi Kimi in Australia non ha brillato, chiudendo le Q3 col quarto tempo, 1:23.033, pagando un distacco da Hamilton di 845 millesimi e di quasi 6 decimi rispetto al compagno di squadra Sebastian Vettel. Ma non è nemmeno un disastro e Kimi ha dimostrato tante volte in carriera di essere più efficace in gara che in qualifica.
Sceso dalla sua SF70H non era propriamente il ritratto della felicità e con la consueta franchezza ha commentato: “Mi sono complicato la vita da solo fino dalla prima sessione: non sono mai riuscito a mettere assieme i vari settori e questo mi è costato come tempo sul giro. Ma la macchina è forte, devo solo riuscire a fare meglio”.
Al pari del compagno di squadra anche Iceman conferma il buon feeling con la nuova monoposto: “La macchina mi ha dato sensazioni e abbiamo un buon pacchetto: vedremo come andrà domani. Dovremo lavoraci ogni weekend ma è normale”.
E anche riguardo il gap, lo scorso anno incolmabile, nei confronti delle Frecce d’Argento Raikkonen sembra ottimista: “Le Mercedes non sono molto lontane e siamo sicuramente più vicini rispetto al passato; inoltre questo è un circuito speciale e non credo possa essere troppo indicativo rispetto al resto della stagione”.
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