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F1 Singapore, Hamilton profetico: “Oggi Dio mi ha benedetto”

© sutton-images.com

A questo punto è lecito chiedersi se Lewis Hamilton sia investito di poteri sovrannaturali. O se il tre volte campione Mercedes sia il figlio prediletto della Fortuna. Al termine delle qualifiche del GP di Singapore, concluse col 5° tempo, aveva commentato: “Sebastian ha Max alle spalle, quindi in partenza può succedere di tutto”.

L’esperienza insegna: quando c’è bagarre l’olandese è sempre in mezzo. Ma difficile azzeccare con più fatale precisione una profezia. Fulmineo allo start si è defilato all’esterno infilando Ricciardo, mentre al centro della scena si consumava la tragedia Ferrari.

Preso il comando della gara non l’ha più lasciato, gestendo tutto alla perfezione, compreso Ricciardo. E visti i risultati di venerdì e sabato non era certo scontato che la Mercedes potesse tenere a distanza una Red Bull. Alla ripartenza della prima di ben tre safety car, Ham ha subito martellato sull’asfalto bagnato, creando un gap su Ricciardo di 4” e tenendo l'australiano sempre a distanza di sicurezza. Reintrato ai box al giro 29 per sostituire le gomme intermedie con le ultrasoft ha poi segnato giro più veloce con un tempo di 1:45.008, tagliando poi il traguardo con un vantaggio di 4.507 secondi.

Poteva essere una disfatta, è finita in trionfo. Hamilton non solo non ha perso la leadership in campionato ma si porta a +28 punti in classifica su Vettel. “God blessed me today, for sure”, Dio mi ha benedetto, di certo, ha commentato sul podio. "Speravo che piovesse, serviva un miracolo - ha proseguito il vincitore - Ho capitalizzato l’incidente, chi avrebbe potuto immaginarlo? E’ stata una vera sfortuna per le Ferrari ma un grande risultato per noi, non potrei essere più felice. Daniel ha fatto una bella gara, anche se speravo di lottare con Sebastian. Ma ovviamente è andata meglio così”.