Quello del GP statunitense non può certo essere considerato un weekend iniziato in modo negativo, per Max Verstappen. Prima l'annuncio del rinnovo contrattuale con Red Bull fino al 2020, poi il secondo tempo nelle prove pomeridiane. «Dopo un anno impegnativo - è stato il commento dell'olandese, ricordando i tanti ritiri - è una buona sensazione, la firma di un nuovo contratto e la continuazione di un rapporto così forte. Io credo davvero nella squadra e loro credono in me: abbiamo avuto i nostri alti e bassi, quest'anno, ma mi sento sempre veramente bene in questo team».
Ovviamente serve anche una macchina valida, ma per questo venerdì sembra ci si possa definire abbastanza soddisfatti: «Si può vedere che stanno lavorando sodo per migliorare - conferma infatti Verstappen - e questa giornata dimostra che siamo di nuovo competitivi. Abbiamo mostrato un buon passo sia nella simulazione sulla distanza che negli stint brevi, quindi credo che avremo la possibilità di ottenere un buon risultato, qui». Non manca infine una considerazione più "a lungo termine": «Se possiamo imparare da quanto è accaduto quest'anno, e io ho imparato molto da quanto successo, non ho dubbi che questa squadra possa arrivare a realizzare la migliore monoposto in griglia per la prossima stagione, e che si possa iniziare il 2018 davanti».
Meno bene è andata a Daniel Ricciardo, solo 16° nel pomeriggio (5° al mattino) e anche un po' sofferente alla schiena per alcuni contraccolpi sui "dissuasori" oltre i cordoli, oltre ad essere restato fermo a lungo per una modifica all'avantreno: «Non è stato facile, oggi: il grip era davvero basso, non avevo il set-up ideale. Ma abbiamo capito qualcosa e possiamo provare alcune cose per sabato: non siamo chissà dove e spero mi possiate vedere tra i primi tre, alla fine».