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Formula 1, Brawn: non c'è sviluppo senza investimenti

© sutton-images.com

Non c'è solo la prospettiva del medio periodo, al 2021, da curare, per Liberty Media. Non solo discussioni intorno alle power unit che rimpiazzeranno gli attuali progetti. C'è il malcontento dei team, molto più attuale e immediato, sugli investimenti condotti da Formula One Group nel 2017. Spese derivanti dalla nuova struttura a Londra, a Lower Regent Street, dalla promozione del business e l'esplorazione di nuove forme di coinvolgimento del tifo. E Ross Brawn è intervenuto per giustificare la diversa prospettiva rispetto all'era Ecclestone, dopo che Chase Carey, a margine della presentazione dei risultati finanziari di Liberty Media, e quelli di Formula One Group nel dettaglio del terzo trimestre, ha commentato: «Siamo concentrati sull'incrementare ancor di più la grandezza dello sport attraverso il coinvolgimento dei tifosi, che generi risultati di lungo periodo».

E per Ross Brawn: «Dobbiamo convincere i team a non gettare il bambino con l'acqua sporca. C'è una discussione più ampia sull'intero aspetto commerciale che andrà impostata. Sarà difficile e feroce, ma dobbiamo provare a portare avanti il lato tecnico, commerciale e del controllo dei costi dello sport»

Per dirla con le parole di Niki Lauda, semplici e chiare, i team sono preoccupati perché all'incremento di costi da sostenere ogni anno, non corrisponde un incremento degli introiti generati dalla Formula 1 da destinare alle squadre. I risultati del terzo trimestre 2017 anticipati da Liberty Media hanno segnalato un calo di tali entrate pari al 13% sul 2016. «Per molti anni le persone hanno criticato la mancanza di sviluppo della Formula 1 sul fronte commerciale: l'attenzione ai tifosi, i social media e un sacco di cose. Adesso le stiamo facendo e avranno un costo. Ci sarà un impatto derivante da questi investimenti e per mettere in moto il meccanismo. Dal mio punto di vista sarà un investimento che pagherà nel prossimo paio di anni», ha aggiunto Brawn.

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