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Kuwait Motor Town, quasi ultimata la nuova cattedrale nel deserto

Il calendario 2018 di Formula 1 è blindato: le novità più appariscenti riguardano il (gradito) ritorno dei GP di Francia e Germania e l’addio della Malesia. Un assetto che, salvo aggiustamenti, dovrebbe mantenersi anche per la stagione successiva, mentre dal 2020 potrebbero entrare inediti gran premi, magari approfittando di un eventuale abbandono di Silverstone (ancora da discutere).

Nel frattempo tra le sabbie del Golfo Persico sta per essere ultimato la Kuwait Motor Town, ultima creazione dello studio di Hermann Tilke, il più famoso progettista di circuiti in circolazione, che ha disegnato, tra gli altri, anche Yas Marina ad Abu Dhabi. Un nuovo colosso per il motorsport iniziato nel 2016 a fronte di investimenti superiori ai 160 milioni di dollari, un complesso faraonico che, si legge sul sito di Tilke, “rappresenterà lo stato dell’arte in fatto di servizi, attraendo un ampio spettro di persone”. E che rispetterà i requisiti FIA per ospitare gare di Formula 1 e MotoGP

Sul web circolano immagini scattate da droni e su Google Maps (vedi foto sotto) è possibile intuire la linea del tracciato, che dovrebbe essere lungo oltre 5 km e caratterizzato da due lunghi rettilinei. Al momento  da parte della Fia e di Liberty Media non ci sono indizi di un ingresso in calendario dell’inedito GP del Kuwait, tuttavia difficilmente un investimento di tale portata rimarrà una mera cattedrale nel deserto.