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Toto Wolff: Volevamo dare un motore a McLaren

© sutton-images.com

Mercedes ha rappresentato l'alternativa più credibile a Honda, prima che McLaren scegliesse una strada differente. Ossia di affrontare il 2018 con Renault, accordo annunciato a Singapore, una decisione presa in estate, dopo che Mercedes aveva escluso la possibilità di subentrare a Honda. Trattative che sono esistite. Sin dai test invernali di Barcellona si vociferava addirittura di un clamoroso cambio in corsa, con McLaren ad accaparrarsi quella che, di fatto, sarebbe dovuta essere la fornitura destinata alla Manor. Lo scenario ha assunto altri contorni durante il campionato, la possibilità di un supporto esterno Mercedes a Honda perché risolvesse i problemi tecnici.

Toto Wolff torna sul punto, per confermare: «Volevamo dare un motore a McLaren, il problema è che la decisione si è trascinata troppo a lungo, non avevamo la struttura in ordine e la capacità di fornirgli un motore nel 2018. Era semplicemente troppo tardi». Tralasciando un altro aspetto fondamentale: motorizzare McLaren avrebbe voluto dire un rivale temibile in più al vertice, con uguale materiale a disposizione.

La power unit Renault farà compiere importanti progressi ad Alonso e Vandoorne, ma è tutta da verificare la possibilità di rivaleggiare con Mercedes. Resta possibilista, Wolff, quando gli chiedono di una partnership nei prossimi anni: «Non va mai esclusa la possibilità di fornire chiunque, per questo motivo tanto la McLaren quanto qualsiasi altro team potrebbe essere in futuro nostro partner».

Probabilmente, tutti tranne Red Bull. Spesso burrascosi i rapporti tra team e motorista, Renault fino al termine del 2018, poi si vedrà: «E' esattamente perché dicono certe cose e sminuiscono il loro attuale fornitore che non ne hanno uno. In Formula 1, come in ogni altra cosa della vita – privata o negli affari – si tratta di raggiungere un compromesso, riconoscendo i punti di forza del tuo partner come le debolezze, aiutandosi a vicenda. E' la cultura che abbiamo in Mercedes e che ci ha reso un team così di successo negli ultimi anni. Il rispetto è prioritario, una parte importantissima tra i nostri valori e per questo abbiamo scelto i partner che abbiamo oggi».