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Formula 1, Abiteboul: Red Bull non sa cosa sia la lealtà

© sutton-images.com

E' un braccio di ferro, sulle date anzitutto. Quelle entro le quali definire se Red Bull sarà ancora un team motorizzato Renault nel 2019 o, piuttosto, passerà alla scommessa Honda. Abiteboul a porre un primo ultimatum, già scaduto: 15 maggio; poi, la concessione del 31 maggio quale limite per conoscere le intenzioni della scuderia che, a sua volta, ha chiarito di voler attendere gli sviluppi tecnici che verranno introdotti nel Gran Premio del Canada, da Renault come da Honda, per capire i passi avanti che saranno stati compiuti.

Un rapporto turbolento tra Renault e Red Bull, una coppia che si sopporta e si lancia frecciate reciproche. Da anni, ormai. «Che Red Bull critichi il suo fornitore di motori non è qualcosa di nuovo, siamo con loro da 12 anni, 8 campionati vinti insieme e ancora criticano Renault. Siamo abituati. Non impareranno mai e non saranno mai capaci di apprezzare la necessità di lealtà e impegno nei confronti di un fornitore», affonda, ancora, Cyril Abiteboul, intervistato dagli spagnoli di El Confidencial.

Mondo Red Bull Racing che non è più l'unico cliente con l'arrivo di McLaren e prospettive di un futuro nel quale collaborare in modo ancor più stretto, anche sulla stessa progettazione della power unit. «Nel 2015 abbiamo discusso con i vertici di Renault prima di rilevare la squadra (il team Lotus; ndr) e offrimmo a Red Bull di unire le forze. Si rifiutarono e, se abbiamo acquistato un team, è stato perché quella prospettiva di integrazione non era attraente», rivela Abiteboul. Erano, quelli, i mesi nei quali il rapporto giunse al limite della rottura, Red Bull si ritrovò a fine anno senza una power unit da utilizzare nel 2016, poi si rimediò con l'escamotage della sponsorizzazione TAG-Heuer e l'intervento successivo della Federazione a stabilire la garanzia per ogni team iscritto al mondiale di un motore . Da lì si arrivò a definire anche un percorso, date limite entro le quali comunicare quali team un motorista ha tra i propri clienti per la stagione seguente.

Guardando in casa propria, Abiteboul traccia un bilancio positivo, al terzo anno di impegno diretto Renault: «Ci sono alti e bassi, nel complesso al momento siamo in linea con il nostro piano. Sappiamo che può sembrare, talvolta, una visione troppo conservativa e dalla prospettiva dell'azienda, ma qualsiasi professionista della Formula 1 sa che non puoi vincere dal giorno alla notte. Lottiamo contro strutture che hanno quasi il 30 o 40% di persone in più di quante non ne abbiamo noi. Stiamo facendo le cose nel modo giusto, ci serve una strategia e l'abbiamo. Una nuova struttura tecnica nell'area del motore, dovevamo investire in un nuovo banco prova e l'abbiamo fatto, come sul telaio e in nuove strutture. Stiamo facendo le cose nel modo corretto e siamo in lotta per la quarta posizione nel campionato, siamo avanti sul programma».