La maschera greca di Louis Carey Camilleri, oggi, è decisamente in posizione 1: commedia. La piega delle labbra in giù, tragedia, s’è vista solo nel breve passaggio in cui ha ricordato: "Non è stato facile ingoiare il boccone amaro della delusione del 2018, anche se è stata la migliore nostra stagione dell’ultimo decennio".
Detto questo, ottimismo e grande fiducia nel futuro. Fiducia in Binotto, per cominciare. "Ha sempre mostrato capacità tecniche e di leadership. So che guiderà la Ferrari a successi sempre maggiori".
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Fiducia nei piloti: "Sebastian Vettel nonostante i suoi quattro titoli mondiali è sempre affamato. Charles Leclerc è arrivato da noi dopo aver mostrato talento, maturità, capacità, velocità. Siamo convinti che abbia un futuro radioso".
Fiducia nel collettivo, certamente, "Prerequisito fondamentale per rtafforzare lo spirito di squadra e favorire creatività, talento e trasparenza".
Con riferimento alla sigla SF90, l’amministratore delegato ha ricordato l’importanza dell’anno 1929: "A Modena nacque la Scuderia e tutti noi siamo guidati ancora oggi dalla visione del fondatore Enzo Ferrari. Una responsabilità che accettiamo con gioia".
Per finire - anzi, per cominciare - e dopo aver ricordato i non più presenti Kimi Raikkonen e Maurizio Arrivabene che "Saranno sempre tifosi della Ferrari", un primo abbrivio per il futuro: "Faremo di tutto perché l'atmosfera nel team sia serena. E’ indispensabile per avere risultati".
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