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GP Australia: Horner, Red Bull più forte del previsto in gara

© LAT Images

Resta un neo, la gestione della qualifica di Pierre Gasly, nel week end Red Bull in Australia. Scelte che avrebbero dovuto essere diverse, per produrre un esito in gara ancor più positivo di quanto non sia stato. Max Verstappen centra subito il podio, ottenuto di prestazione e con un passo molto convincente. 

Iniziare il campionato senza perdere il contatto dai favoriti d’obbligo, ottenere più punti possibili in attesa di porsi del tutto sullo stesso piano di Mercedes e Ferrari. Dovesse riuscire il "piano invernale" immaginato da Verstappen, allora la sfida al titolo potrebbe non essere un'utopia. Melbourne è solo il primo passo di un campionato lunghissimo, iniziato da Red Bull e Honda con le premesse migliori.

Delle velocità di punta dei motorizzati Honda abbiamo già raccontato, del week end in Australia resta anche un altro dato, il miglioramento ottenuto da Verstappen tra Q2 e Q3. Un progresso di 3 decimi, inferiore a quanto sono riusciti a fare i due Mercedes, con un delta praticamente doppio rispetto a Red Bull, di fatto allineata ai progressi ottenuti dalla SF90 tra le due eliminatorie. Andrà rilevato nei prossimi gran premi questo dato, indirettamente legato al potenziale extra che la power unit può esprimere con una mappatura estrema per pochi chilometri in Q3.

Christian Horner non può che tracciare un bilancio iniziale decisamente positivo: “Credo abbiamo reso oltre le previsioni, in gara. È stata una gran giornata, otteniamo un podio e Max ha svolto un gran lavoro. Dopo una partenza tranquilla e un pit-stop veloce, ha estratto il massimo dalle gomme e ha spinto per passare Vettel prima e mettere sotto pressione Hamilton”.

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Prestazioni della power unit Honda evidenziate anche da Toto Wolff, a registrare i netti progressi compiuti rispetto allo scorso anno. Diventa una base di partenza, quella australiana. E il direttore tecnico Tanabe specifica:E’ un buon primo passo, ma dobbiamo migliorare le prestazioni della power unit se vorremo battere i nostri avversari più immediati. Nel complesso è un buon inizio ma non è dove vogliamo essere”.

I 9 decimi rimediati dalla pole si sono trasformati in un passo gara più competitivo, che ha “sorpreso” anche Horner: “Max è riuscito a sfruttare bene i vantaggi del powertrain oggi, è davvero una dimostrazione di forza che sia riuscito a a lottare ruota a ruota con la Ferrari e passare Vettel.

Siamo stati più forti in gara di quanto non pensassimo sarebbe stato possibile al venerdì. Nella seconda parte, era anche più veloce della Mercedes, partiamo da una base davvero forte sulla quale progredire”.

Le prossime due gare si preannunciano favorevoli a Red Bull. Il Bahrain per quanto ottenuto un anno fa da Honda con Toro Rosso, la Cina per la verifica della bontà telaistica e aerodinamica della RB15.

Il passaggio di Sakhir sarà importante per leggere ancora il dato dell’affidabilità, con temperature ambientali che si attendono più elevate. Prima dell’inizio del campionato, Horner frenava i giudizi affrettati: un paio di gare, prima di pronunciarsi sulla vera competitività Red Bull.

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Dopo il Gran Premio d’Australia, aggiunge: In Bahrain avremo una pista completamente diversa, sarà molto interessante e correremo con temperature anche decisamente diverse. Melbourne è per certi versi unica, siamo arrivati qui pensando tutti che la Ferrari avrebbe dominato, però la Mercedes è stata più forte in qualifica. In gara non con la stessa portata ma non ho idea di come proseguirà”.