Occhio a facili illusioni, in Austria il film della stagione potrà essere un po’ più equilibrato ma guai a immaginare capovolgimenti di fronte.
Charles Leclerc ha la giusta dose di realismo nell’analizzare le aspettative sul Gran Premio d’Austria. Alcuni tratti del circuito saranno più favorevoli alla SF90, che continuerà nella via dello sviluppo e dell’analisi delle novità introdotte in Francia che non hanno dato i riscontri attesi. Il secondo e terzo settore sono destinati a premiare soprattutto la W10.
È un primato contendibile? “Al momento è piuttosto difficile, sembrano molto veloci e lo sono stati estremamente al Paul Ricard, specie sul passo gara.
Noi ci stiamo concentrando su noi stessi, a essere onesti è molto difficile raggiungere il loro livello”, dice Charles.
Discutere di obiettivi mondiali è, al momento, oltre l’utopia. C’è la fiducia, in Ferrari, di poter sanare una fetta importante dei problemi della SF90 con gli aggiornamenti in arrivo. La mentalità non può che essere, ovviamente, quella del lottare domenica dopo domenica.
Commentando un recupero della Rossa nei due mondiali, Leclerc ha aggiunto: “Noi ci crederemo fino alla fine, siamo consapevoli che il gap è ampio e sarà difficile recuperare. Non molleremo finché non sarà aritmeticamente impossibile, però è vero: il divario e ampio”.
QUALIFICA IN CRESCENDO
Dal Gran Premio di Francia le note più positive le ha rilevate proprio Leclerc. Andava alla ricerca di una qualifica da correre in crescendo di competitività, ha trovato il risultato del terzo tempo. “E’ un approccio generale, non c’è qualcosa di particolare che ho cambiato. Credo potrà funzionare anche qui.
Ho lavorato nel complesso, sull’approccio, l’assetto, riuscire ad anticipare l’evoluzione della pista, che in certi posti è più marcata.
In passato, quand’è accaduto, non mi sono trovato in condizioni ideali in Q3. Dovevo analizzare per capire cosa lasciare da parte nel Q1 per avere la macchina nella condizione migliore per il Q3”.
Il Red Bull Ring è tra le tracciature preferite dal pilota francese, “adoro questa pista, mi piace tantissimo, una pista corta mi ricorda gli anni del kart. Non c’è una pressione ulteriore, mi diverto e mi piace la pista”.
PILOTI PARTE IN CAUSA
Una Mercedes dominante, una noia raramente scritta, quella in Francia degna di una Abu Dhabi 2017, hanno spostato l’accento sulla necessità di intervenire. Cambiare per arginare la forza di un team, cambiare per creare maggiore spettacolo in pista. Ross Brawn ha aperto al contributo dei piloti, tutti disponibili a dire la propria, attraverso una GPDA che li vede tutti presenti. Leclerc, sui correttivi possibili, ha commentato: “Siamo noi piloti a salire in macchina. Abbiamo opinioni piuttosto forti sul da farsi. Siamo d’accordo su alcuni punti e speriamo vengano ascoltati.
Lo sport non è nel suo stato di forma migliore, possiamo fare diverse cose per migliorarlo, avere una griglia con valori più ravvicinati, macchine in grado di seguirsi più da vicino, sono alcuni punti sui quali siamo un po’ tutti d’accordo nella GPDA. È quel che vogliamo proporre”. Principi, da trasformare in contenuti pratici.