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GP Gran Bretagna, analisi prove: attenzione ai long run

© LAT Images

Dopo la sorpresa fatta dalla Red Bull nel primo turno di prove libere in Inghilterra, in particolare con Pierre Gasly, tutto torna alla normalità (o quasi) nel secondo turno: la Mercedes conquista la prima fila virtuale di giornata, con Valtteri Bottas riuscito a precedere Lewis Hamilton di soli 69 millesimi, e le Ferrari appena dietro. Charles Leclerc riesce a contenere il distacco in appena meno di 2 decimi, mentre quello di Sebastian Vettel è sui 4 e mezzo. Il tedesco ha avuto però alcune noie, da investigare, perché non si è capito bene se fosse un problema effettivo o solo di sensori.

Tuttavia è doveroso segnalare che questi tempi non vanno presi in senso assoluto, e non solo perché siamo ancora al venerdì, ma anche perché le difficili condizioni di aderenza dell'asfalto di Silverstone hanno portato quasi tutti a commettere svariati errori di guida, anche tra i top driver, compreso Bottas nel primo lancio di simulazione qualifica con le gomme soft. Così potrebbero risultare più indicativi i riscontri nei long run con le Pirelli medie, in cui il divario delle W10 dalle altre monoposto era invece di circa 1 secondo: vedremo se ci sarà un recupero, domani, dopo l'analisi dei dati odierni.

Anche in questa sessione, pur senza svettare, Pierre Gasly riesce a precedere Max Verstappen: in questa occasione è stato l'olandese a trovarsi meno a suo agio sulla RB15, contrariamente al solito. Così tra i due si è infilato un sempre brillante Lando Norris, con un riscontro cronometrico decisamente migliore rispetto a tutti gli altri inseguitori (oltre 4 decimi di gap) tra i quali spicca comunque il suo compagno di squadra Carlos Sainz, a confermare lo stato di forma delle McLaren.

Apprezzabile riscontro anche per Toro Rosso, con Alex Albon 9° e Daniil Kvyat 11°. Tra i due, a precedere il russo di 6 ms, si è installato Sergio Perez: la Racing Point sembra gradire l'asfalto meno dissestato, anche se i 0"238 che separano Lance Stroll dal compagno di squadra lo relegano 16°, a dimostrazione di come anche qui la lotta nelle retrovie sia sempre sul filo dei centesimi. È su quest'ordine di distacchi che Kevin Magnussen, Kimi Raikkonen, Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg si allineano dal 12° al 15° posto, con Kimi e Daniel separati da soli 2 ms. Mentre Antonio Giovinazzi è per adesso 17° a meno di 2 decimi da Raikkonen.

Più staccato, mezzo secondo esatto, Romain Grosjean che però è rimasto a lungo fermo ai box per via di problemi idraulici. Le avarie tecniche sono state del resto abbastanza numerose: George Russell ha avuto problemi al cambio che l'hanno bloccato a inizio pitlane dopo 11 giri, tanto da dover essere recuperato dai meccanici e non rientrare più in pista, e così stavolta è dietro a Robert Kubica. Abbandonato dal motore invece Ricciardo, ma si trattava dello Spec-A di inizio stagione, per cui domani verrà rimontato lo Spec-B già utilizzato in precedenza, come era già previsto e come successo anche per l'Alfa Romeo di Giovinazzi dopo il problema in FP1. Anche Bottas del resto ha avuto noie, che hanno portato alla sostituzione di una candela a titolo precauzionale, anche se sul momento non si è capito se il problema non dipendesse invece da un sensore o altro. Nulla comunque di preoccupante, in apparenza.