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Horner, mondiale Mercedes se non mandano tutto per aria

© LAT Images

Il mondiale è blindato, meglio non farsi illusioni. Red Bull può puntare a ottenere altre vittorie parziali, sfidare Mercedes, utopia immaginare che possa contendere il titolo, con i 69 punti che separano Verstappen da Hamilton.

Se lo scetticismo di Jacques Villeneuve è anzitutto sulla strategia Honda, che andrà in penalità utilizzando la quarta power unit, attesa a Monza, strategia senza la quale, a parità di condizioni di durata di ciascuna specifica, Ferrari e Mercedes potrebbero vantare 30 cavalli di margine secondo il canadese, Christian Horner pone obiettivi realistici per la ripartenza dal GP del Belgio.

“Lewis è vicino ad avere 3 gare di vantaggio, quando ne mancano 9 al termine, quindi dovrebbe mancare di andare a punti per 3 gran premi. É enormemente improbabile, Mercedes dovrebbe mandare tutto a pu***ne con proporzioni gigantesche per non vincere questo campionato”.

Un quadro sincero.

Il ruolo Red Bull potrà essere di incursore, migliorare il risultato del 2018 resta l’obiettivo del team e di Honda, che ha chiarito i termini di un mondiale 2019 superiore a quanto fatto lo scorso anno: ottenere più punti e, se possibile, farlo ottenendo più vittorie.

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Il nostro obiettivo nella seconda metà dell’anno è assolutamente quello di ridurre il divario, questo è un anno di crescita, una transizione verso il 2020, con l’incremento delle prestazioni che avremo dalla macchina e il continuo progresso di Honda”, aggiunge Horner. 

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Honda che individua un momento centrale della prima parte di campionato, il punto di svolta post-GP di Francia, con la soluzione ai problemi di cali di potenza dovuti al surriscaldamento della power unit. I correttivi apportati dall’Austria si sono rivelati vincenti.

“Il divario da Mercedes si sta riducendo, in Australia non pensavo minimamente di poter inseguire Mercedes. Gli ingegneri del reparto ricerca e sviluppo a Sakura e quelli in pista hanno svolto un ottimo lavoro.

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E, in Ungheria, Hamilton e Verstappen hanno battagliato testa a testa, è stato incredibile. La lotta, a inizio anno, si sarebbe conclusa in pochi secondi. É stata una prima metà di campionato fruttuosa”, il giudizio di Masashi Yamamoto, intervistato dai giapponesi di Autosport Web.