In quarantena come molti, di rientro dall’Australia. Come chi, in Australia, della McLaren, è rimasto, affiancato dal team, da Andrea Stella, Andreas Seidl. Carlos Sainz è rientrato a casa, in Spagna, secondo Paese europeo più colpito per numero di contagi di coronavirus registrati, dopo l’Italia.
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E “Chili” sta osservando il suo periodo di isolamento, una quarantena che gli esperti hanno indicato in 14 giorni, periodo di incubazione del virus e nel quale si rischierebbe il contagio di altri soggetti, da asintomatico.
Vicino al team
“Sono tornato a casa in Spagna e mi sto ‘godendo’ la quarantena; poiché uno dei membri del team è risultato positivo ai test per il coronavirus lo scorso giovedì in Australia ci siamo messi in stretta quarantena: individuale, rigorosa.
Sono stati giorni intensi per provare a organizzare la vita, sono ovviamente un po’ annoiato come tutti coloro i quali sono costretti alla quarantena. Al tempo stesso sto provando a fare dello sport e tenermi impegnato in cose che altrimenti non farei per i tanti viaggi”, ha raccontato Sainz sui social.
“Voglio mandare un messaggio a tutti i meccanici McLaren rimasti in Australia, mando loro un grande abbraccio, tanta positività. Sono certo tutti lasceremo questa quarantena il prima possibile, e appena l’avremo fatto torneremo al lavoro, appena sarà finito questo virus torneremo a correre.
Non vedo l’ora, mi mancano le gare, viaggiare per il mondo con il mio team, è qualcosa che passerà alla fine, meglio stare a casa, in quarantena perché avvenga il prima possibile”.