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GP Bahrain. McLaren, volata per il podio: 'Impatto Seidl è nei risultati'

© Getty Images

Troppo ravvicinati per fare previsioni certe su chi, ad Abu Dhabi, sarà terzo nel mondiale Costruttori. Racing Point guida con 5 punti di margine su McLaren, Renault è distante 18 lunghezze, Ferrari 24. Tutto è ancora in gioco e in casa McLaren è noto come la posta sia tutta sulla regolarità di rendimento, piuttosto che sulla pura velocità della monoposto, area nella quale a Woking battezzano Racing Point la macchina “da battere” nella sfida di metà gruppo avanzato.

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Si gioca tutto in tre week end, a partire dal Bahrain "classico", una sorta di gara di casa per i rapporti che legano McLaren all’investitore fondo sovrano del Bahrain.

“In Turchia abbiamo prodotto un gran ritorno e, ancor più importante, assicurato punti vitali per la squadra. La regolarità di risultato è cruciale per le ultime tre gare, vogliamo ottenere più punti possibile e lotteremo fino alla bandiera a scacchi ad Abu Dhabi”, spiega Sainz, al quale fa eco Andreas Seidl: Sappiamo quanto siano forti i nostri avversari, perciò la nostra concentrazione sarà sull’estrarre tutto ciò che possiamo dalla macchina, restare al vertice per affidabilità e massimizzare le opportunità che avremo, continuando a collezionare punti importanti”.

Stile Seidl promosso

Il cambio radicale di prestazioni sotto la guida di Andreas Seidl è lampante, un piano di ricostruzione McLaren avviato da metà 2018 e arrivato a compimento con la nomina dell’ex responsabile motorsport Porsche. Un tassello importante anche per convincere Daniel Ricciardo a legarsi dal 2021 al progetto McLaren-Mercedes.

GP Bahrain, gli orari del week end in tv 

Seidl sul quale Carlos Sainz racconta: “Andreas ha fatto un ottimo lavoro in McLaren, basta guardare i risultati e quanto è progredito il team negli ultimi mesi in cui ha lavorato con noi. Non ho che parole positive da spendere su Andreas, ho imparato molto da lui, sul suo stile di leadership ma non farò confronti”.

Per Norris, “è un tipo molto con i piedi per terra, che capisce tanto di quel che sentono i piloti e ciò di cui hanno bisogno e sa come permettere ai piloti di esprimersi al meglio. Ma è anche una questione di guida del team nel miglior modo possibile, con il coinvolgimento nostro e di chiunque serve che lo sia, per tirare fuori il meglio da ognuno”.